Se guardiamo all’agricoltura mondiale il grande podio è riservato al grano, al riso ed al mais. Ma è la patata, questo tubero che ha sfamato (e ancora sfama) i popoli, a rappresentare la quarta produzione agricola mondiale.

La produzione agricola di patate

Un ruolo da gran regina che, in termini numerici, si traduce in circa 20 milioni di ettari di superficie dedicata ed anche in oltre 7 mila varietà. Merito delle sue proprietà nutritive e della sua adattabilità che la vede perfetta in montagna, ma anche nei terreni sabbiosi marini.

Anche in Italia dimostra di essere una coltivazione versatile (in genere tollera bene temperature che vanno dai 10 ai 30 gradi), tanto che i paesaggi colturali che la vedono protagonista sono molto diversi tra di loro.

Arrivata da noi nel 1500 grazie agli Spagnoli, oggi è uno dei pilastri indiscussi della cucina italiana.

Le varietà di patate italiane

In una sorta di podio casalingo vediamo in testa l’Emilia Romagna, seguita dalla Campania e dall’Abruzzo. A poca distanza seguono Calabria e Veneto. Se, però, lo sguardo va verso la patata novella (detta anche primaticcia) la geografia cambia ed è la Sicilia a portare la bandiera.

Tra le più note ed amate meritano senz’altro d’essere citate la Patata di Bologna DOP (a denominazione dal 2010), la Rossa di Colfiorito (IGP dal 2015) e la Patata del Fucino (IGP dal 2016). Quest’ultima, molto più presente sui nostri mercati, è una varietà tipica abruzzese nota anche col nome di Patata degli Altipiani di Abruzzo.

Nel Lazio degna di nota è la patata dell’Alto Viterbese IGP. Sono dieci le varietà legate a questo riconoscimento, strettamente legato anche alle peculiarità ambientali in cui crescono, a nord del Lago di Bolsena.

Guardando al Sud vediamo spiccare su tutte la Patata della Sila. Anche in questo caso parliamo di un altipiano suggestivo e di grande bellezza che ricade nelle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Il disciplinare non solo delimita l’area di produzione, ma definisce anche le varietà consentite.

In generale questa patata ha una lunga conservabilità e caratteristiche dovute ad una zona che si trova a 1.300 metri sul livello del mare, con una superficie di circa 1.700 chilometri quadrati.

In Campania le patate sono coltivate in larga parte nel napoletano, in particolare nell’agro acerrano-mariglianese, la cosiddetta Pianura di Polvica.

Eccellenti le sue caratteristiche, difatti il terreno è di origine vulcanica (siamo alle pendici del Monte Somma e poco distanti dal Vesuvio), ricco di minerali.

In Puglia, in cui insistono diverse produzioni di patate novelle, va citata la Patata Novella del Salento DOP. Raccolta precocemente ha una buccia ancora molto sottile che la rende ottima per le preparazioni in cui è preferibile non sbucciare il tubero. Galatina, con la varietà Sieglinde, è una delle zone che meglio rappresenta questa produzione.

Va segnalata la Patata di Zapponeta e Margherita di Savoia, litorale che porta al Gargano dove note sono le proprietà organolettiche di carote, cipolle e patate coltivate in campi di arenile.

Inserita nei prodotti agroalimentari tradizionali di Sicilia, la Patata novella di Siracusa è un’altra delle tante eccellenze nel settore che costella lo Stivale. Interessa i comuni di Augusta, Siracusa, Avola, Noto e Pachino e rappresenta la più importante risorsa ortofrutticola locale, coprendo quasi il 50% della superficie siciliana coltivata a patata.

Molto amate negli ultimi anni dagli chef, di conseguenza dai consumatori più attenti, sono le patate viola (o vitelotte) e blu (ne esistono anche di nere). Quelle Made in Italy provengono soprattutto dall’Abruzzo, il loro colore permette di giocare con fantasia in cucina e creare giochi cromatici molto ricercati.

Una tipologia di patate che non hanno fatto tanta fortuna in Italia sono le patate dolci, hanno una forma più allungata e sono un’ottima fonte di vitamine.

Le proprietà nutrizionali delle patate

85 kcal per 100 g: sostanzialmente le patate sono un alimento dietetico. Il contenuto dei grassi è modesto (inferiore all’1%), ma sono ricche di carboidrati (circa 18%), per la gran parte si tratta di amido (16%) e piccole quantità di zuccheri semplici. Rilevante il contenuto in vitamine: B1, niacina e vitamina C, oltre a acido folico e acido pantotenico.

Di montagna sono più buone?

Non è detto che lo siano, ma su questa convinzione pesano storia e tradizione. Da sempre i paesaggi della patata sono legati a contesti alpini per via delle coltivazioni nelle vallate piemontesi e trentine, dove c’erano importanti scambi commerciali con i Paesi confinanti. Ma anche se guardiamo alle vere origini di questo tubero, ovvero l’America Latina, c’è da dire che le prime patate provenienti da lì venivano proprio dalle Ande.

Curiosità sulle patate

Rispetto al mais ed al pomodoro, anch’essi regali preziosi del Nuovo Mondo, la patata non ebbe subito successo. Alcuni Paesi, tra cui la Cina, il Giappone e la zona Islamica pensarono a lungo che fosse velenosa, qualcuno le attribuiva capacità afrodisiache, ma comunque non ritenute positive.

In Europa fu più fortunata, si narra che in Francia la regina Maria Antonietta (1755-1793) amasse mettere fra i capelli i fiori di patata e diffuse questa moda tra i nobili che frequentava.

Perché tanto amata nel mondo? La patata è facile da coltivare, si conserva a lungo rappresentando un ingrediente sempre disponibile in dispensa, commestibile nella sua interezza, ha un sapore facile ed è molto nutriente. Addirittura l’economista tedesco Friedrich Engels affermò che l’arrivo della patata è stata una rivoluzione al pari della scoperta del ferro.

Dalle patate alla vodka

Con la distillazione la patata diventa una bevanda: in Russia, per esempio, fornisce l’alcol per la vodka, in Scandinavia per l’akvavit, bevanda alcolica nazionale.

Un menù a base di patate

Versatili e nutrienti, con le patate si può creare tutto, anche un intero menù. Ve ne proponiamo uno, ma sono davvero infinite le possibilità per portarle in tavola.

PRIMO Zuppa di orzo con zucchine, patate e pancetta croccante

ANTIPASTO – CONTORNO Cipolla e patate “arraganate”

ANTIPASTO Crema di zucca, patate e rosmarino

SECONDO Patate ripiene con baccalà

DOLCE Frittelle dolci di patate, arancia e cioccolato

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