CARTELLATE 01Di ricette e di varianti ce ne sono tante, quanti i paesi e i borghi pugliesi.

Le cartellate sono soprattutto un rito che si compie quando mancano pochi giorni a Natale e in famiglia si prepara questo dolce semplicissimo – dal gusto antico – che racconta di pochi elementi base che s’arricchiscono con la frittura e con l’accompagno (immancabile per i più) con il vincotto che (soprattutto nella zona dauna) è rigorosamente fatto con i fichi.(ndr)

Ingredienti:

500 gr. di farina 00

2 uova

1 bustina di Vanillina

2 cucchiai di zucchero

50 gr. di burro

50 gr. liquore (Anice, Sambuca o in base ai propri gusti)

una buccia di limone e una di arancia grattugiata

vino bianco q.b.

olio di semi per frittura q.b.

Procedimento:
Impastate tutti gli elementi partendo dalla farina, le uova e lo zucchero, proseguite con il burro fuso, la vanillina ed il liquore. Alla fine, in base alla consistenza dell’impasto, aggiungete le bucce grattugiate e un pochino di vino bianco secco, continuate ad impastare fino a che sia omogeneo e liscio.

Badate bene che l’impasto resti piuttosto duro. Prima di fare le cartellate lasciatelo riposare per una mezz’ora.

Quando siete pronti – con una rondella da cucina seghettata (tipo quella per i ravioli) – create delle striscioline, i riferimenti possono essere circa 3 centimetri di larghezza e 15/20 di lunghezza.

CARTELLATE 02

Chiudete i due lati su più punti e poi create una spirale, vi parrà una rosa. Vanno fritte velocemente in olio di semi bollente, passatele in carta fritti per asciugare l’olio in eccesso e servite.

Si tratta di dolci che si conservano bene per diversi giorni, ma certamente la fragranza “dell’appena fatto” è imbattibile.

Servite con miele e granella di noci o nocciole oppure con il tipico vincotto pugliese, qualcuno vi aggiunge cioccolato a scaglie. Divertitevi in base ai vostri gusti, si tratta di una base molto versatile. Ovviamente la guarnizione va fatta rigorosamente poco prima di servire, il rischio è che la cartellata si ammolli, mentre è d’obbligo che resti croccante.

Buon Natale!

Milena Petitti

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