Le belle giornate primaverili invitano a sgranchirsi un po’ le gambe, riprendere a respirare aria pulita e godere di bei panorami.
Un sentiero non troppo impegnativo è quello del Monte Avvocata, uno dei “classici” della Costiera Amalfitana.
Come tutti i sentieri della Divina, dobbiamo ricordare che quelli che oggi conosciamo come percorsi di trekking, un tempo erano le normali vie di comunicazione tra le varie località perché fino al 1853, quando venne inaugurata, la stata carrabile non esisteva.

Oltre che mettere in comunicazione Cava de’ Tirreni con Erchie, Cetara e Maiori letteralmente scavalcando la montagna, questo sentiero aveva, e ha tutt’ora, una valenza profondamente religiosa perché mette in comunicazione la Badia della Santissima Trinità di Cava con il santuario del Monte Avvocata, da tempo immemore percorso dai pellegrini mariani.

Il sentiero del Monte Avvocata

Da Cava de’ Tirreni il punto di partenza è proprio sulla sinistra della Badia. Dopo aver attraversato tramite un ponticello il torrente Selano il sentiero s’inoltra gradevolmente nel bosco ceduo, in moderata salita.
Il paesaggio si apre in maniera costante sulle frazioni di Vietri sul Mare, su Salerno e sul golfo fino a Cappella Vecchia, un’antica costruzione con una piccola spianata erbosa da cui si può godere del grandioso panorama.

Cappella Vecchia rappresenta anche il punto di snodo per proseguire verso i Monti del Demanio, ma il percorso verso il Santuario si mantiene più in prossimità del mare con belle vedute sui valloni che scendono ripidamente verso la costa e su Cetara.
La cima del Monte Avvocata vanta un’altezza di 1013 metri, mentre il santuario è posto su una spianata a 865 metri di altezza, un autentico balcone sullo scenario mitologico della Costiera Amalfitana.

Il Santuario del Monte Avvocata

L’inizio della sua storia risale al 1485, quando un pastore di nome Gabriele Cinnamo scoprì una grotta tra i boschi e la notte successiva gli comparve in sogno la Vergine che gli chiese di costruire un altare in quel luogo. Cinnamo ne fu profondamente scosso e da quel momento dedicò tutta la sua vita alla realizzazione del luogo di culto. Dapprima costruì una piccola cappella e, successivamente, col consenso del papa Leone X, una chiesa e un campanile.
La tradizione popolare attribuisce al luogo diversi avvenimenti miracolosi che all’epoca attirarono altri eremiti e pellegrini. Nel 1687 il santuario entrò nella gestione dei padri camaldolesi, che lo ampliarono. Con l’arrivo dell’esercito napoleonico e la soppressione degli ordini religiosi i frati vennero allontanati, il santuario fu trasformato in avamposto militare e poi abbandonato, fino a essere ridotto allo stato di rudere.
Solo a fine Ottocento la chiesa venne ricostruita grazie a cittadini cavesi devoti della Vergine e da quell’epoca il Santuario è custodito dai Benedettini della Badia della Santissima Trinità.
Il lunedì di Pentecoste viene celebrata la messa, con grande affluenza di devoti. Generalmente, da aprile a ottobre, il rito religioso si svolge anche nella terza domenica del mese.
Al di là degli aspetti mistici del luogo, la bellezza dei paesaggi, la vegetazione mediterranea e il benessere che deriva dalla passeggiata sono impagabili.

Le caratteristiche del sentiero Monte Avvocata

Il tempo richiesto per il percorso di andata è di circa un’ora e mezza, ma naturalmente ciascuno se la gode col suo passo e le sue soste. Il sentiero è adatto a grandi e piccoli, purché fatto con minime cautele. Nonostante la presenza di due fontanelle lungo il tragitto, è consigliabile portare sempre con sé una piccola scorta di acqua e un minimo di viveri.

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