Bentrovati a tutti i miei lettori!

terminiamo oggi il nostro viaggio attraverso le ricette con la trippa sparse su tutto lo Stivale.

Partiamo dal morsello alla catanzarese, in dialetti morzeddhu alla Catanzarisi, un piatto tipico calabrese che esalta la cucina di recupero tradizionale.

Tempo fa abbiamo raccontato delle varie ricette con le frattaglie, questa ricetta fa parte proprio di quella categoria, solo che questa volta si usano le frattaglie esclusivamente del maiale.

L’antica ricetta del morsello è conservata dalla Confraternita del morsello. Questo piatto è un preparazione tipica della provincia di Catanzaro e, di solito, viene servito scavando un pezzo di pitta e poi si inserisce dentro all’interno.

In Campania, a Napoli, troviamo la zuppa con trippa mista, pane raffermo, pepe e Parmigiano “a sentimento”, come dicono a Napoli. Preparazione antica e povera che veniva servita molto calda, in un’ampia ciotola sopra delle fettine di pane biscottato, questo era il pasto del popolino nei periodi invernali. Con il passare del tempo è diventato un piatto rivisitato da grandi chef è diventato gourmet.

In Sicilia troviamo un esempio di piatto povero che però è diventato un piatto prelibato: la trippa all’olivetana.
Il nome inganna,  non sono presenti le olive, ma prende il nome dai monaci Olivetani di Palermo. È una trippa arricchita da melanzane, molto gustosa e particolare, assolutamente da provare se capitate in Sicilia, nella zona di Palermo.

Finisce qui questo nostro viaggio tra le varie preparazioni italiane della trippa nei periodi più freddi. Scrivetemi attraverso la mia pagina Facebook personale Piero Cantore e segnalami come si prepara la trippa nella tua zona.
Io vi do appuntamento al prossimo articolo!

Qui i precedenti articoli:

Le ricette regionali con la trippa

La trippa alla milanese

Minestra alla calabrese con carne di maiale e verza

 

Piero Cantore, chef

Vive sui monti della Sila a Camigliatello Silano e lavora nella struttura di famiglia Donna Maria, ristorante dell’Hotel Cozza. Ama proporre piatti semplici con pochi ingredienti, dai sapori chiari e ben definiti, rielaborando le ricette della tradizione.

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