A dicembre non posso fare a meno di parlarvi del cappone, questo gallo di 60-70 giorni che subisce la castrazione, e viene allevato per circa 150 giorni al buio, consentendo con queste tecniche di raggiungere i 2,5 kg. Il risultato è una carne più morbida rispetto a quella del pollo, ma allo stesso tempo più grassa.

Al momento dell’acquisto osservate che le zampe siano lucide, la pelle uniforme senza macchie e che presenti un grasso color giallo chiaro ed affidatevi al vostro olfatto che non dovrà avvertire cattivi odori.

Un altro consiglio per assicurarvi che sia un cappone, non dovrà avere la cresta come il gallo, infatti negli allevamenti al momento della castrazione viene tagliata, proprio per poterli poi distinguere dagli altri.

Oltre al classico brodo di cappone molto delicato e grasso allo stesso tempo, squisito con i tortellini, il modo che amo di più per cucinare questo prodotto è ripieno.

E’ preferibile disossarlo, cercando di non bucare la pelle ed evitare che il ripieno fuoriesca. Questa è un’operazione che potete chiedere al vostro macellaio di effettuare. Per quanto riguarda il ripieno a voi la scelta degli ingredienti, ma ricordate che è ottimo con castagne, porcini, o anche con una farcia di verdure amare come la cicorietta selvatica.

Cuocete il cappone ripieno in forno ad una temperatura intorno ai 180°c, in modo da rendere la pelle croccante, aromatizzate con rosmarino ed alloro.

Marco De Luca, chef

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