Le erbe aromatiche o chiamate più comunemente “odori” sono quell’ingrediente che caratterizza il piatto. Gli abbinamenti classici sono il rosmarino e alloro con gli arrosti, la salvia con il fegato, il finocchio selvatico con il maiale e il pesce azzurro, il basilico coi pomodori, ma si possono sperimentare le soluzioni più impensabili utilizzando il mirto, la santoreggia o il timo al limone o le altre infinità di specie.

Qualsiasi sia il vostro odore da utilizzare importantissimo è se aggiunto in cottura, cercare di non prolungarne la cottura, perché una volta che ha rilasciato i suoi profumi, donerà al piatto un sapore acerbo e privo di freschezza.

Per questo motivo, sia da aggiungere ad una salsa che ad una zuppa consiglio sempre di utilizzare le erbe aromatiche a fine cottura in modo da lasciare intatte le loro qualità.

Si conservano chiuse in un sacchetto in frigo per alcuni giorni o possono essere essiccate e mantenute in barattoli a chiusura ermetica.

Le erbe aromatiche sono molto importanti anche per la preparazione di bevande fredde e tisane dove si possono mescolare a vostro piacimento vari sapori e profumi, lasciati per qualche istante in infusione in acqua bollente. Sono indispensabili per chi sta ai fornelli e utile sarebbe avere a disposizione, anche in terrazzo, delle piantine aromatiche.

Marco De Luca, chef

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