Oggi si fa molta confusione tra marmellate e confetture, che potrebbero essere ritenute simili, ma che hanno una differenza sostanziale. Anche se hanno lo stesso tipo di preparazione la differenza sta nell’utilizzo dei prodotti.
Qual è la reale differenza tra marmellate e confetture?
Le marmellate sono esclusivamente a base di agrumi (arancia, limoni, cedri, mandarini), mentre le confetture sono quelle dove si utilizzano tutti gli altri frutti o verdure in genere.
Quindi è errata una definizione del tipo “marmellata di fragole”. In ogni caso, comunque, se preparati a regola d’arte, possono essere di grande aiuto per una sana e fantasiosa colazione.
Importante per un buon risultato di questo prodotto è immancabilmente la scelta della materia prima da utilizzare che deve essere, per quanto riguarda la frutta in genere, matura e non acerba, e deve contenere quindi una buona percentuale di zucchero.
Le dosi che io suggerisco in grandi linee per una buona marmellata o confettura è: 1kg. di frutta, e 500 grammi di zucchero.
La frutta deve essere possibilmente non trattata, matura, ben lavata e privata da semi e bucce. Si mescolano costantemente in un tegame a fuoco moderato frutta e zucchero con l’aiuto di un cucchiaio di legno e si portano ad una consistenza gelatinosa.
A questo punto ancora calda la marmellata si invasa in barattoli di vetro a chiusura ermetica precedentemente sterilizzati, facendo attenzione a non lasciare spazi d’aria all’interno. Questi devono essere lasciati in un luogo buio e asciutto per circa 15 giorni, prima dell’utilizzo. Etichettare sempre con la data di preparazione.
Questi prodotti possono essere aromatizzati a vostra fantasia con l’aggiunta di pepe nero, basilico, menta, zenzero, zafferano e addirittura peperoncino se si desidera un risultato piccante. Se si desidera avere un prodotto a pezzi, basta lasciare per una notte a macerare la dose di frutta con lo zucchero e il giorno dopo procedere con la cottura.
Si può dare un tocco orientale agrodolce alle marmellate aggiungendo a fine cottura un cucchiaio di aceto di vino, di balsamico o aceto di mele o lamponi. Al momento del consumo, assicurarsi che il tappo del barattolo non risulti gonfio e che la marmellata non abbia uno strano colore.
Se questo si verificasse non esitate a buttare via il composto. Abbinate queste colorate e gustose confetture a formaggi, panini dolci o spalmate al mattino su fette biscottate calde.
Marco De Luca
Ecco qualche ricetta da mettere subito in caldo!
Marmellata di limoni dell’Etna IGP
Il corbezzolo. Mediterraneo, terapeutico, ottimo in confettura