In questo periodo la parola d’ordine è reinventarsi. Delivery ed Asporto sono termini che prepotentemente sono entrati a far parte della nostra routine e dell’attività di molti ristoratori che fino a ieri non avrebbero mai pensato di introdurre anche questi servizi nei loro locali.
Purtroppo adesso è fondamentale cercare di sviluppare e cogliere ogni occasione che ci impone questa nuova condizione di vita, non solo durante l’epidemia, ma sopratutto dopo. Non vogliamo spaventarvi, ma sapete bene che questa situazione non è di semplice risoluzione e anche i tempi non saranno brevi.

Allora le scelte da fare sono due: arrendersi e chiudere la propria attività aspettando dei tempi migliori, oppure organizzarsi e dare nuova linfa al proprio lavoro.
Ovviamente in questo clima di confusione e di rincorsa ai decreti e agli emendamenti, una cosa risulta chiara a tutti: è cambiato anche il modo di comunicare e per essere differenti dai tanti competitor che adesso sponsorizzano ed utilizzano febbrilmente gli ads di Facebook è utile fermarsi, azzerare tutto quello che si stava facendo sui social e ripartire.

Noi vogliamo darvi 4 suggerimenti utili per aiutarvi in questo delicato compito.

1. Studio strategico del MESSAGGIO

Il contenuto del messaggio dovrà essere coerente con il periodo che stiamo vivendo (Es. non potete, al momento, invitare le persone ad uscire di casa per degustare un vostro piatto comodamente seduti nel vostro ristorante) ma allo stesso tempo creativo e che utilizzi un linguaggio accattivante già nelle prime righe.

Adesso la lunghezza non è più un ostacolo, le persone sono a casa e non si spaventano se devono leggere qualche riga in più, anzi, lo fanno quasi per passare il tempo. Siate esaustivi ma al tempo stesso invogliate le persone a farvi contattare e cominciare a creare un rapporto con l’utente.
Un consiglio: ho letto tantissimi post che nelle prime righe scrivono una serie di restrizioni al servizio. Come direbbe qualcuno, errore dalla penna rossa! 🙂
Va bene spiegare com’è stato organizzato il servizio, ma perché farlo nelle prime righe senza neanche spiegare prima qual è il prodotto che state offrendo?

2. Dare risalto al PRODOTTO

Dobbiamo sempre tenere ben presente il nostro prodotto e cosa vogliamo vendere in questo momento.

Questo periodo potrebbe essere anche un occasione per rivedere un po’ il menù, e riorganizzarlo in base ai piatti che potrebbero essere più richiesti e che possono facilmente essere trasportati a distanza.

Si perché adesso ciò che cambia è anche il target di riferimento. Il cliente è distante e noi dobbiamo raggiungerlo sia con la comunicazione sia con i prodotti.

3. Abbassiamo i PREZZI

La maggior parte delle vostre attività adesso stanno lavorando con personale ridotto, questo vi permette di avere un costo fisso, per quanto riguarda i dipendenti, più contenuto. La situazione degli italiani, non è delle migliori, molti sono in attesa di sovvenzioni da parte dello Stato, altri hanno perso il lavoro.

In questo contesto non c’è molta voglia di spendere. Rivedere il costo del prodotto che offriamo potrebbe agevolare molte persone che vorrebbero acquistarlo, ma sono titubanti nel farlo visto il periodo in cui ci troviamo, ma che non è la normalità ed è transitorio.

4. Organizziamo Campagne Facebook

Bisogna fare una premessa, molte persone sono su internet dalle 9 di mattina alle 9 di sera. La situazione generale al momento risulta avere un CPM un po’ più basso rispetto ai mesi precedenti e per chi avesse rimodellato il proprio prodotto in e-commerce, sta riscontrando un CPC alquanto basso poiché molti utenti stanno continuando ad acquistare solo online.
Dimenticate, quindi, le sponsorizzazioni da pochi euro. Bisogna aumentare il proprio budget, destinato alle sponsorizzazioni, altrimenti rischiamo di non ammortizzare l’investimento e di non ottenere nessun tipo di risultato.
Se non si ha a disposizione del budget in questo momento è meglio non sponsorizzare e fermare tutte le campagne attive che non stanno dando i risultati sperati.

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