Anagni è una cittadina collinare della provincia di Frosinone conosciuta anche come la Città dei Papi, avendo dato i natali a Gregorio IX, Alessandro IV e Bonifacio VIII.

In particolare a Bonifacio VIII è legata la vicenda dello Schiaffo di Anagni, quando secondo la tradizione popolare il papa venne schiaffeggiato da Giacomo Sciarra Colonna, che aveva mosso contro di lui le sue truppe insieme a quelle di Guglielmo di Nogaret per conto del re di Francia Filippo IV.
Al di là delle vicende storiche la cittadina conserva un suggestivo centro antico al quale generalmente si accede dall’antica Porta Maria.

Da qui, percorrendo la via Vittorio Emanuele si arriva nell’ariosa e suggestiva Piazza Innocenzo III, su cui si affacciano diversi palazzi storici che la circondano su tre lati, mentre il quarto si apre scenograficamente sui tetti delle case e sulle vallate sottostanti.

Alla piazza è rivolta anche una delle facciate laterali del duomo, costruito in stile romanico nell’XI secolo per volontà del vescovo Pietro da Salerno, su cui spicca la statua di Bonifacio VIII seduto in trono. In epoca successiva l’interno della Cattedrale di Santa Maria fu rifatto in stile gotico lombardo.

Alla cattedrale è annesso il museo, che offre un percorso di visita di estrema suggestione che culmina con la celebre cripta di San Magno, ormai sempre più spesso chiamata la Cappella Sistina del Medioevo.

Ma andiamo per ordine e iniziamo col dire che per quanto il museo sia aperto tutti i giorni della settimana è conveniente prenotare la visita per essere sicuri che nell’orario prescelto vi sia disponibilità.
L’ingresso è di fianco alla cattedrale e nell’accedervi si ammira il grande corpo massiccio del campanile alto trenta metri che, in posizione distaccata dall’edificio religioso, torreggia solitario sulla piccola piazza antistante.

Il percorso di visita inizia dal piano superiore dove si trovano vari ambienti. La Biblioteca Capitolare ospita quasi duemila volumi tra cui pezzi rari del XVI secolo, compresa una copia del 1518 del Codice Giustinianeo.

Seguono l’ottocentesca Sala Capitolare, la Sagrestia Nuova che conserva preziosi oggetti come paramenti liturgici, calici, pastorali e ostensori, le altre Sagrestie che conservano le reliquie di San Magno, e la Sala del Tesoro Antico in cui vi sono oggetti di inestimabile valore come il cofanetto reliquiario di Thomas Becket realizzato in smalti di Limoges e diversi cofanetti-reliquari in avorio.

Da qui il percorso ci porta alla Cappella del Salvatore, dell’XI secolo, alla Cappella Caetani, databile alla fine del Duecento e il cosiddetto Ambulacro, luogo di sepoltura di personaggi illustri della città.
Passando per l’interno della cattedrale si scende ai due ambienti più suggestivi, quelli che sicuramente regalano il maggiore impatto emotivo: l’Oratorio di San Thomas Becket e, ancor di più, la Cripta di San Magno.

L’Oratorio di San Thomas Becket, il santo martire ucciso da quattro cavalieri inglesi nel 1170, rappresenta l’ambiente più antico della cattedrale, dato che si tratta di un antico mitreo del I-II secolo d.C. sulla cui parete di fondo è ancora presente l’altare su cui venivano sacrificati i tori.

È tutt’ora visibile il canale di scolo che permetteva il fluire del sangue degli animali sacrificati verso l’esterno dell’edificio. L’ambiente è dedicato al santo inglese perché su uno dei pannelli è raffigurata la scena dell’assassinio da parte dei cavalieri inviati da Enrico II.

Nell’adiacente Cripta di San Magno, costituita da tre navate separate da dodici colonne, l’illuminazione si accende ogni mezz’ora per venti minuti. All’accensione, dal buio e dal grigio emergono improvvisamente i colori incredibili e sgargianti degli affreschi presenti sulle pareti e sulle volte senza soluzione di continuità, rendendo un’esperienza immersiva nel mondo medievale come poche altre.

Realizzati tra la fine del XII e la prima metà del XIII secolo sono attribuiti a tre botteghe di artisti anonimi che si alternarono nella produzione. I cicli pittorici si susseguono l’un l’altro a rappresentare numerosissimi argomenti: la Creazione del Cosmo, la Teoria degli Elementi, vite di santi, visioni di Ezechiele, il Cristo Pantocratore, i Miracoli di San Magno, Storie del Primo Libro di Samuele, Storie dell’Antico Testamento, Storie di Santa Secondina, Scene dell’Apocalisse.

La ricchezza artistica e lo stato di conservazione della grande cripta è davvero imponente e lascia rapiti i visitatori, tanto che i venti minuti concessi per la visita scorrono fin troppo rapidamente, lasciando però in cambio un’emozione che rimane lungamente nel tempo.

Il Museo della Cattedrale di Anagni è aperto tutti i mesi, ogni giorno.

Via Leone XIII  – museo@cattedraledianagni.it

tel: 0775-728374

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