Anch’esso della famiglia delle Liliaceae il lampascione (Muscari comosum, noto anche come cipolla canina) è una piccola cipolla amarognola, consumata in particolar modo in Basilicata ed in Puglia. Tant’è che in queste regioni è stato inserito nella Lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.
Ottimo sott’olio, spesso viene servito fritto oppure come accompagnatore di “ruoti” al forno in cui convivono patate, lampascioni e carne.
Una variante più light è senz’altro quella di proporlo all’insalata, oppure – come in questo caso – di scegliere di gratinarli dopo averli scottati.

LA RICETTA: Lampascioni gratinati

Ingredienti:
5/6 lampascioni a persona
scaldatelli sbriciolati q.b.
olio evo q.b.
rosmarino oppure prezzemolo q.b.
pepe nero oppure peperoncino q.b.

Procedimento:
Portare a bollore l’acqua e scottare leggermente i lampascioni precedentemente sbucciati e lavati.
Scolateli dopo pochi minuti e preparare una teglia in cui adagerete i lampascioni, le erbe aromatiche che prediligerete, assieme a un pochino di pepe nero o del peperoncino.
State attenti a queste ultime aggiunte, devono accompagnare il carattere forte del lampascione e non contrastarlo.
Aggiungere un tarallo (gli scaldatelli pugliesi sono perfetti) sbriciolato, in sua assenza del pangrattato.
Finire il tutto con un buon giro d’olio evo e lasciar gratinare in forno.
Servire come contorno di un secondo di carne, oppure come antipasto assieme ad altre verdure e ortaggi.

Lucia Savella

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