Ho conosciuto Angelo nel 2011. Sin da subito ho apprezzato di lui la schiettezza che, a dispetto di quanto si possa pensare, cela un continuo desiderio di ricerca, un’animo gentile, tanta voglia di crescere e una creatività ricca di sfaccettature.

Lo ha dimostrato negli anni e coi cambiamenti che l’hanno permeato, dandogli un carattere sempre più definito e concentrato sulla materia prima.

Seppure i suoi piatti siano sempre più belli, è sempre la sostanza ad avere la meglio. Ma, prima di addentrarci nel pranzo che ho vissuto qualche giorno fa al Settanta Neo Bistrot di Pontecagnano Faiano, ecco un percorso dedicato a chi ha voglia e la curiosità di conoscere i trascorsi dello chef.

2011 Hostaria San Lorenzo EBOLI

2015 Taverna Scacciaventi CAVA dei TIRRENI

2016 Vinile SALERNO

2017 Settanta Neo Bistrot PONTECAGNANO FAIANO

2018 Osteria al Paese NOCERA INFERIORE

Come ben si può notare per Angelo, il Settanta Neo Bistrot, è un amore che dura sin dalla sua nascita. Ha da sempre seguito come consulente la cucina, allenando ed organizzando la brigata che si è insediata. Di recente ha scelto di mettere le sue basi qui, un ambiente giovane e dinamico come lui, che non teme i cambiamenti ed ha voglia di affermare un concetto più morbido e democratico della cucina d’autore.

I fratelli Petretti, infatti, forti delle numerose esperienze in Italia e all’estero nel settore alberghiero e della ristorazione, apprezzano lo stile “bistrot” e la filosofia che si porta dietro. Consapevoli, dunque, hanno scelto il nome del ristorante che hanno affiancato all’attività dell’Hotel Il Carosello.

Ed ora torniamo alla cucina di Angelo Borghese. Cresce sempre e questo la racconta lunga sul tempo e la dedizione che dedica a questo mestiere.

Sempre attento a scegliere prodotti legati al territorio, di recente lo chef “rock materico” ha cominciato un viaggio intorno al mondo. “Continuo a credere al km zero quando possibile, ma il km buono mi permette di giocare con la fantasia e di far viaggiare chi sceglie il nostro ristorante“, commenta.

Difatti molto interessante l’intro del menù del bistrot, il quale racconta dei tanti prodotti che – nel tempo – sono stati messi in valigia ai fratelli Petretti ad ogni partenza e del valore di quelle tipicità in trasferta.

Così questa immagine incontra la nuova ispirazione di Angelo: il mondo, appunto! In cantiere un menù degustazione che possa portare gli ospiti a fare il giro del globo a tavola, con lo stile pulito e schietto che contraddistingue la sua cucina e con le dovute commistioni con le produzioni locali.

In effetti è stata una novità per me trovare nei suoi piatti l’influenza del Giappone, in primis. Ma quale grande chef non ha mai guardato all’Oriente e si è lasciato influenzare dalle sue mille risorse?

Divertente ed entusiasmante l’apertura del pranzo, con tanto di biglietto aereo in prima classe Cetara/Hong Kong a spiegare i noodles con la colatura di alici.

Polpo, pane e limone


Montanarina con filetto di San Marzano e blu di bufala


Tapas al mais con gambero rosso, burrata ed estratto di pomodoro Sorrento


Cetara-Hong Kong | Spaghetti di riso con colatura di riso

Tataki di tonno, puntarelle, ravanello fermentato e maionese al limone

Hot Dog – Tempura alla senape con salsiccia di maialino nero casertano con cipollotto nocerino e ketchup di barbabietola

Idea di uno scarpariello: bottone ripieno di chutney di pomodoro San Marzano, San Marzano scottato ripieno di fonduta di Parmigiano 36 mesi e brodo bruciato di San Marzano (qui c’entrano i ricordi e la nonna, fatevelo raccontare…)

Tortello ripieno di yogurt di bufala con scampi e piselli

Nasello marinato al sale equilibrato cotto alla brace con crema di broccoli confettura di cipolla rossa e salicornia in tempura

Fish and Chips – Branzino impanato con chips di patate ripieno di monachello e salsa di topinambur speziata

Nel suo insieme la sua cucina ha sempre più carattere, forse è semplicemente la maturità a suggerirgli che non importa se non piaci a tutti, purché tu creda di star dando il massimo. Penso lui sia a questo punto, più consapevole di ciò che sa fare e di come ottenere ciò che desidera, ama di più osare e ciò diverte e piace ai palati più allenati.

A rendere la sala un posto ancor più “rock” e professionalmente di grande levatura è la presenza del sommelier Luigi Sasso (in molti lo ricorderanno a Casa del nonno 13 e all’Osteria al paese). Un centinaio le etichette su cui sta lavorando adesso, ma il suo obiettivo è avere una cantina con almeno duecento vini.

Un gran bell’indirizzo il “Settanta Neo Bistrot”, un concentrato di talento e professionalità, un bel manipolo di persone schiette ed entusiaste, con uno straordinario rapporto qualità-prezzo.

Per me un indirizzo del cuore in cui tornare almeno ad ogni cambio di menù! 🙂

SETTANTA Neo Bistrot
Via Vespucci, 19 – Pontecagnano Faiano (SA)
089.381314
www.70neobistrot.it
Aperti a pranzo e a cena dal lunedì al venerdì, sabato solo cena
Giorno di chiusura: domenica
Costo medio (vini esclusi) 30,00 euro
Menù degustazione a partire da 32,00 euro
Business Lunch: due piatti a scelta del menù dedicato con acqua a 10,00 euro

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