Raffaele sorprende sempre, gli riesce bene. Lo ha fatto quando da architetto è passato alla cucina, quando ha lasciato il suo primo ristorante Terrasanta di Nocera, quando guidava gli ospiti al loro primo ingresso a Casa del nonno 13 a Mercato San Severino ed anche quando ha abbandonato l’ennesima sua creatura di successo.
Sensibile ed attento, è un amorevole ambasciatore della sua terra: l’agro nocerino sarnese. Raffaele Vitale, chef creativo e con una stella Michelin alle spalle, è una personalità di spicco della cucina del Sud.
Lo è non solo per il talento e la bravura che lo contraddistingue, ma anche per la forza con cui sostiene il suo ingrediente segreto: il San Marzano.
Instancabilmente negli anni lo ha sostenuto, promosso e soprattutto declinato straordinariamente a tavola.
Tutto parte dalla materia prima, quando è eccellente noi cuochi dobbiamo solamente rispettarla”.
La sua è una presenza in punta di piedi, trasformare poco gli ingredienti è un’arte che persegue ed accarezza.
La sua tavola è in larga parte locale, il territorio trova spazio con contadini e fornitori che ama frequentare.
Non da poco la sua capacità di individuare talenti della cucina e della pasticceria e dargli spazio, particolare che lo trasforma anche in un mentore generoso.
Oggi è impegnato in alcune attività di consulenza e nella banchettistica, “mi piaceva la sfida di poter portare la cucina di territorio in questo settore, fare in modo che anche nelle grandi occasioni si potesse mangiare come nel proprio ristorante preferito”.

Due classici dello chef Raffaele Vitale ai link qui sotto:

Spaghetti al San Marzano

Vialone Nano all’acqua di pomodoro

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