Avevo necessità di cucinare un piatto vegano, non avevo niente se non dei mazzetti di cime di rapa, o friarielli, come li chiamano a Napoli.

La mattina ero passata dal mercatino e, ogni volta che ci vado, non posso fare a meno di comprare questi mazzetti che Franceschina prepara in diretta.

La stagione delle rape è molto lunga, i piccoli produttori locali li seminano di continuo, ci sono i trentini, i sessantini, i novantini, di conseguenza pronti a 30, 60, 90 giorni.

Per cui Franceschina magicamente ce li ha sempre, se non in un breve periodo in cui sono sostituiti da cicoria selvatica che lei vende già bella e pulita oppure, e a breve ci sarà, la minestra di “tall’e cucozza”…

Anche queste ultime due verdure meriteranno un racconto…

Franceschina è un’istituzione al mercatino della frutta e verdura di Eboli.

Lei è piccina picciò, ha un banchetto piccino picciò e i suoi mazzetti sono piccini picciò.
Torniamo alla emergenze e urgenza che avevo di soddisfare una richiesta da parte di un ospite vegano. Così nasce questo primo piatto…

Pasta alla Franceschina

Per 4 persone
Rigatoni 320 gr
2 mazzetti piccini picciò di “tallerapi” (così li chiamiamo noi)
olio evo (a sentimento)
1 limone
una macinata di olive verdi o nere (come vi piace)

Procedimento
Lessare la pasta in abbondante acqua salata, nel frattempo lavare la verdura e triturarla finemente, a crudo, senza lessarla.
Scolata la pasta aggiungere questo trito di verdura, condire con olio, il succo del limone, una manciata di olive e per finire lo zest di limone.
Un piatto leggero, fresco, vegano. Penso che lo zest di limone, che fa tanto chef, mi accompagnerà per tutta l’estate!

Antonella Dell’Orto

biologa contadina

 

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