Le graffe napoletane sono ciambelle fritte ricoperte di zucchero con una base di farina e patate.

Tipiche della cucina campana, nascono come dolce carnevalesco ma la loro bontà ha fatto si che diventassero dessert tipico reperibile tutto l’anno.

Ma le graffe non sono di facile realizzazione, in quanto tante sono le ricette che si possono trovare in giro.

Le più attendibili restano quelle che si trovano sulla credenza delle nostre cucine e scritte di sano pugno dalle nostre nonne, ma lì il problema è un altro e cioè l’inesattezza delle quantità.

Quante volte vi sarà capitato di sentire le vostre nonne misurare a “occhio” e utilizzare la bellissima bilancia con i piatti e i pesi in ottone, ogni settimana lucidata come se fosse oro, per controllare quanto il salumiere o il droghiere “rubava” sui calcoli.

Non ricordo che la bilancia sia mai servita per pesare la farina o lo zucchero necessario per la realizzazione di un panettone o di un qualsiasi dolce.

Anche questa ricetta non fa eccezione ma “ad occhio” le indicazioni sono esattamente quelle che, ancora oggi, la nonna segue per le sue graffe.

La ricetta delle graffe

Impastare contemporaneamente:

4 uova intere

½ kg di patate

1kg di farina 00

1 lievito di birra

1 cucchiaino di zucchero

una buccia di limone grattugiato

Dopo aver impastato il tutto in modo perfetto lasciar lievitare per qualche ora, dopodiché friggerle. Una volta tirate fuori dall’olio girarle nello zucchero e cannella.

Buon appetito!

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