Oggi alla ristorazione non si chiede più soltanto di mangiar bene. In effetti c’è una buona industria alimentare che ci consente di portare in tavola piatti che si difendono, in pochissimo tempo.
Oggi è l’esperienza a fare la differenza, la narrazione che confluisce in un piatto, assieme alla storia e alla capacità di accogliere dell’oste.
Ne è dimostrazione la riduzione del numero di locali in cui ci si riempie la pancia e basta.
Uno splendido esempio di un progetto ristorativo che ha saputo guardare al di là del piatto, non trascurandolo, è questo indirizzo di Matera.
Da quel centro storico che è stato “la vergogna dell’Italia”, si stanno affermando esempi davvero riusciti.


Ci sono i prodotti locali, c’è una cucina pulita che racconta il territorio, c’è un’anima, il recupero delle grotte scavate nelle rocce di uno dei borghi italiani più affascinanti, c’è cultura ed anche bellezza.


‘Dedalo” lancia un filo a cui aggrapparsi, per provare ad uscire dal labirinto… Per me questo è il ristorante più “completo” che ho visitato nel 2019. Una bella esperienza, appunto.
E che non si pensi che servano melanzane a dicembre. Le foto sono di qualche mese fa!

Dedalo

Via D’Addozio 136/140 – MATERA

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