La prima pesata è di 5 quintali di rifiuti:
“Non ci fermeremo, ci sentiamo sostenuti e crediamo nei buoni esempi”

Giovani ed innamorati del proprio territorio. Mario Laquintana e Massimiliano de Biase sono studenti all’Università degli Studi di Foggia ed hanno rispettivamente 18 e 19 anni.
Ambientalisti, ma soprattutto pragmatici, hanno scelto di affrontare in maniera diversa questo momento difficile in cui la condivisione è diventata un pericolo.
Da inizio dicembre hanno cominciato a ripulire le strade della zona industriale del comune di Troia, il loro paese tra i Monti Dauni.
Amiamo fare passeggiate e sport nelle strade che circondano la nostra città, ma ci ha sempre infastidito trovarci di fronte a cumuli di spazzatura, buste accantonate, bottiglie di vetro. Non ci è chiaro come sia possibile che ancora oggi sia più semplice abbandonare, invece che riciclare. In fondo fare la differenziata è diventata una pratica quotidiana, e non è difficile comprendere quanto il benessere del mondo intero (ed anche del proprio paese) dipenda da come ci comportiamo”, raccontano.
Per questo hanno cominciato a passare qualche mattinata all’aria aperta, muniti di guanti, buste ed ovviamente mascherina.
La prima volta erano in due, la seconda – dopo il loro appello via social – hanno raggiunto la decina.
Raccogliamo tutta la spazzatura che troviamo ai bordi delle strade, per ora ci siamo limitati a strade dei dintorni che normalmente frequentiamo per correre. La differenziamo sul posto, così da poter conferire tutto all’isola ecologica”.
Nel frattempo le loro foto sui social continuano a ricevere like e a veder moltiplicare le condivisioni.


Molti adulti ci hanno fermato per strada e ci hanno fatto i complimenti, qualcuno ci ha offerto un piccolo camioncino per il trasporto. Per ora noi abbiamo fatto affidamento sulle nostre risorse per raggiungere i luoghi, trasportare quanto raccolto, per le buste e il materiale utile, ma sarebbe bello crescere e avere sostegno. Crediamo nel valore del buon esempio, soprattutto in un momento come questo”.
Anche il primo cittadino di Troia, Leonardo Cavalieri, si è complimentato con loro, ma “noi vogliamo restare un gruppo di volontari che si dà da fare per la comunità e speriamo che anche altre persone si sentano partecipi, senza la necessità di doverci ufficializzare in alcun modo”.
Forse il web costruirà per loro. Ma che ne nasca un’associazione, un gruppo social o un movimento a Mario e Massimiliano non importa.
Darsi da fare è l’unica cosa che conta, dimostrare a chi è incivile che sta sbagliando di grosso. Ogni piccolo gesto è utile, il Covid ci ha insegnato che anche se dobbiamo rispettare le distanze sociali possiamo fare qualcosa insieme per migliorare la condizione di vita di tutti. Siamo costretti a fermarci per le feste, ma riprenderemo non appena ci sarò consentito”.

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