Spazi verdi ed elementi naturali all’interno degli ambienti urbani determinano benefici economici e sanitari, incrementando le prestazioni, siano esse vendite al dettaglio o attività lavorative.
Inoltre, riducono il rischio di disturbi psicologici con risparmi potenziali da 600 milioni di euro all’anno sulla spesa sanitaria in Italia.
I dati arrivano dall’Accademia Italiana di Biofilia (AIB) e sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati.
Cos’è la biofilia
è un termine che letteralmente significa “amore per la vita“, in senso più ampio “amore per la natura“. È un concetto che descrive l’innata tendenza degli esseri umani a essere attratti da tutto ciò che è vivo e vitale.
Negli ultimi anni, il concetto di biofilia ha trovato applicazione nel campo dell’architettura e del design.
Il biophilic design mira a creare ambienti costruiti che promuovano la connessione con la natura, utilizzando elementi naturali come luce, aria, acqua, piante, materiali naturali e viste sulla natura.
I dati sulla biofilia e l’impatto sulle persone
Da una analisi di oltre mille pubblicazioni, studi e ricerche internazionali circa l’impatto dell’ambiente sui vari aspetti della vita quotidiana, dal benessere psico-fisico al commercio, passando per edilizia, scuola, mondo del lavoro, emergono in modo oramai evidente i benefici di una connessione degli spazi urbani con la natura.
In base all’elaborazione realizzata dall’Accademia Italiana di Biofilia si evidenziano i seguenti dati:
COMMERCIO
i negozi improntati al biophilic design (locali con ampie finestre con vista sull’esterno, abbondante luce solare, presenza di piante, forme, materiali e colori naturali, ventilazione e profumi naturali, ecc.) registrano un incremento delle vendite fino al 20%, gli ingressi dei clienti salgono del 28,8% e addirittura il tempo di permanenza dei consumatori all’interno dei locali commerciali aumenta del 279%.
UFFICI
è stato dimostrato che negli uffici che dispongono di spazi verdi ed elementi naturali all’interno delle stanze, la produttività dei lavoratori aumenta in media dell’11%, la qualità delle performance cresce in una forbice compresa tra il 10% e il 25%; lo stress si riduce in media del 37% e l’assenteismo del 16%.
SANITA’
le persone che vivono a ridosso di parchi o che godono di spazi verdi nella propria abitazione (ad es. giardini) hanno un rischio ridotto del 25% di sviluppare malattie croniche. I bambini che crescono in aree con poca presenza di spazi verdi hanno un rischio maggiore dal 15% al 55% di sviluppare disturbi psichiatrici nell’adolescenza o nell’età adulta. La presenza di alberi, siepi e giardini nello spazio abitativo consente la riduzione delle temperature tra i 2 e i 4 gradi durante le ondate di calore e abbassa fino al 25% le concentrazioni di particolato nell’aria.
EDILIZIA
gli immobili situati in prossimità di aree verdi, così come le abitazioni realizzate con materiali naturali e soluzioni di biophilic design, hanno un valore di mercato più alto in media del 10% rispetto alle costruzioni che non godono di analoghe caratteristiche.
SCUOLE
la velocità di apprendimento degli studenti aumenta fino al 26%, la capacità di concentrazione del 15%, i risultati di test e prove scritte migliorano del 14%.
“Tutti i dati e le ricerche condotte sul tema dimostrano come la creazione di connessioni con la natura all’interno degli spazi indoor e nelle aree urbane determini benefici non solo per i singoli, ma per l’intera collettività, migliorando le prestazioni, riducendo gli sprechi energetici e incrementando il benessere psico-fisico generale – spiega la presidente Aib, Rita Trombin – Solo in termini di riduzione di disturbi e disagi psicologici nella popolazione, la biofilia potrebbe determinare risparmi potenziali da 600 milioni di euro annui sulla spesa sanitaria nazionale in Italia. Biofilia e biophilic design rappresentano quindi un’opportunità per incrementare la qualità della vita delle persone, ottimizzare le risorse e promuovere un futuro sostenibile“.
“Dopo la pandemia, abbiamo visto come le persone hanno cambiato le proprie abitudini. Il dover vivere chiusi in casa, senza la possibilità di uscire, ha scatenato in ogni persona il bisogno di avere un contatto più diretto e costante con la natura. Un contatto che ritroviamo ora negli ambiti più disparati, dai viaggi al quotidiano di ognuno di noi, alle esigenze abitative e urbanistiche. In questo quadro si inserisce l’AIB, che può dare un grande contributo allo sviluppo di tali esigenze e a un maggior contatto tra uomo e natura” – ha dichiarato l’On. Rachele Silvestri della Commissione Ambiente della Camera.