Prima della scoperta del continente americano, il cacao non esisteva in Europa. Infatti le piante da cui si raccolgono le fave di cacao vennero scoperte nel nuovo continente, da cui vennero importate in varie aree del mondo. Come è avvenuto per vari vegetali originari del nuovo mondo, dalle patate ai pomodori, anche il cacao non fu molto apprezzato in Europa se non secoli dopo la sua scoperta.

In particolare, il consumo del cioccolato cominciò a diffondersi solo nel corso dell’800 e del ‘900. Prima era un alimento decisamente poco diffuso, usato solo dai nobili in occasioni speciali. In Italia la prima città in cui si cominciò a usare il cioccolato fu Torino.

La storia del cioccolato a Torino

Sembra che a portare il cioccolato a Torino fu Emanuele Filiberto di Savoia, che ne conobbe l’esistenza alla corte di Carlo V, l’Imperatore del Sacro romano Impero: si parla dei primi anni del ‘500 e le fave di cacao erano da poco state portate in Europa dai conquistatori spagnoli. La tradizionale storia del cioccolato a Torino, tuttavia, comincia nel giorno in cui la capitale del ducato di Savoia fu spostata nella città piemontese: Emanuele Filiberto, infatti, decise di utilizzare la nuova bevanda per festeggiare l’evento, nel 1560.

La cioccolata in tazza era allora ben diversa da quella che possiamo gustare oggi, era infatti preparata con le fave di cacao macinate e acqua calda, ma riuscì a ingolosire i torinesi, tanto che nel corso dei secoli successivi furono molti i pasticceri che si cimentarono in ricette adatte a esaltare il gusto del cioccolato. Tuttavia, furono necessari alcuni secoli per una sua ampia diffusione, in quanto per vario tempo il cioccolato rimase un alimento decisamente molto costoso, spesso utilizzato come ricostituente e tonico.

Il Piemonte e i cioccolatini

Nel corso dell’‘800, in Piemonte nacquero alcune delle ricette più gustose e interessanti, dal bicerin ai tanti tipi di cioccolatini. Vari sono tipici di alcune città del Piemonte, come i cuneesi al rum, tipici della città di Cuneo, come dichiara anche il nome, o i gianduiotti che furono creati per la prima volta a Torino. In tutti i casi le ricette di base comprendono non solo cioccolato, ma anche liquori aromatici o le nocciole, che proprio in Piemonte trovano un ambiente perfetto per la loro coltivazione.

Tipici del Piemonte sono anche i cremini, cioccolatini a strati preparati solitamente con cioccolata aromatizzata alla frutta secca, resa particolarmente cremosa da pasta di nocciole e burro di cacao. Dai piccoli laboratori pasticceri si arrivò agli artigiani che diedero vita a vere e proprie industrie del cioccolato; oggi in Piemonte sono presenti oltre 150 aziende artigianali che producono cioccolato.

La storia di Venchi

Tra le più note aziende di produzione di cioccolato in Italia e in Pimonte, Venchi conta oltre 175 negozi in tutto il mondo, in cui propone non solo le classiche tavolette, gelati e prodotti quali uova di Pasqua, ma anche alcuni tra i più classici cioccolatini piemontesi, preparati ancora oggi secondo le ricette tradizionali, alcune seguono la tradizione.

Fu Silviano Venchi a preparare i primi cioccolatini Nougatine; si tratta di nocciole tritate e caramellate ricoperte di cioccolato fondente. Era il 1878 e da allora l’azienda si è ovviamente molto ampliata, aprendo anche negozi monomarca, in cui si propone cioccolato in tutte le sue forme.

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