ROMA. Si è svolto presso l’Hotel Exedra-Boscolo il III Congresso Internazionale di Terapia Oncologica, organizzato da A.R.T.O.I. Per l’occasione sono giunti nella capitale 200 primari di fama mondiale.
Fra le sessioni in programma, particolare attenzione è stata rivolta a quella della “nutrizione in oncologia” e, a tal proposito, tra i prodotti al centro del dibattito ci sarà il Negroamaro. Recenti studi, infatti, hanno rivelato che il vitigno pugliese, grazie all’alta concentrazione di resveratrolo, (7 microgrammi per millilitro), sembra essere particolarmente prezioso non solo in campo cardiovascolare ma anche oncologico.
L’assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia ha voluto condividere questo progetto quale opportunità per proseguire nell’azione di promozione e valorizzazione delle eccellenze del suo territorio contribuendo, nel contempo, a una nobile causa.
“È scientificamente provata – commenta l’assessore Dario Stefàno – l’eccezionale presenza di resveratrolo nel nostro Negroamaro, aspetto questo che per noi rappresenta non solo un motivo di orgoglio, per lo straordinario contributo alla prevenzione dei processi degenerativi e delle malattie tumorali, ma anche un valore aggiunto per la valorizzazione e la commercializzazione dei nostri vini, verso consumatori sempre più attenti non solo al gusto e alla storia di un vitigno e del suo territorio, ma anche agli aspetti salutistici. In un bicchiere di Negroamaro, come hanno provato numerosi studi scientifici, si concentra un cocktail di principi attivi benefici che fanno dei vini pugliesi un alleato formidabile nella conduzione di uno stile di vita attento ed equilibrato. Per noi, insomma, rappresenta una ragione in più per supportare i vini pugliesi nell’azione di valorizzazione e promozione”.
La sessione dedicata all’alimentazione è stata curata dal celebre antropologo alimentare, nonché “gastrosofo” di fama internazionale, Sergio Grasso.