SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO (SA). Qual è il dolce simbolo del Natale? Non c’è dubbio il panettone, classico o in versioni moderne, è lui il re delle tavole delle feste. Quello che è legato indissolubilmente alla leggenda del garzone degli Sforza, che avendo sbagliato una ricetta, la rimodulò inventandosi quello che fu battezzato prendendo il suo nome…Pan de Toni.
Ma da quando i prodotti industriali sono entrati nelle famiglie italiane, lui ha sbancato, giungendo anche in quel Sud che era più dedito ai roccocò, alle zeppole, agli struffoli, alla pastiera napoletana e ai dolcetti di pasta di mandorle.
Eppure i maestri pasticceri campani hanno pensato bene di dare al panettone il proprio tocco di sapienti artigiani ed ecco che riconoscimenti e premi per questa produzione giungono in un piccolo comune della provincia salernitana, a Sant’Egidio Monte Albino. E’ qui che la famiglia Pepe da più di vent’anni si è affermata in un lavoro artigianale di grande qualità che parte – chiaramente – da materie prime eccellenti e da un amore incondizionato verso il proprio lavoro e che in questi casi si trasforma in arte. Alfonso Pepe comincia da bambino a fare l’aiutante nel bar pasticceria di suo zio ad Ascea.
Dopo quell’estate, mentre ancora era alle medie, i dolci non li ha mai più abbandonati. Ma torniamo ai panettoni! Tra il milanese (quello più alto) e quello torinese (quello più basso) lui predilige il secondo, perché gli permette – spiega – di riempirlo di più, potendo essere generoso con tutti gli ingredienti!
Alla Pasticceria Pepe si inizia dal lievito madre che ha superato la maggiore età e poi ecco che arrivano farina, zucchero, burro belga, tuorlo d’uovo, uvetta australiana e canditi ottenuti dai nostri agrumi…ma lavorati al nord – aggiunge Alfonso!
Così si materializza l’impasto che ha bisogno di 36 ore di lievitazione e che prevede tre aggiunte di farina e conseguenti nuove lavorazioni.
Con più di 10 quintali di prodotto tra panettoni e pandori, realizzati senza conservanti o additivi di nessun genere, la pasticceria Pepe si attesta come una realtà di pregio e da riconoscere.
Resta il dilemma del consumatore che trova al supermercato prodotti di poco più di due euro e che invece per un panettone artigianale deve spenderne dai 25 euro in su. Mangiare meno e mangiare meglio resta l’imperativo più saggio! D’altronde i suoi panettoni sono stati richiesti anche a Milano, e questo è un risultato che si racconta da sé.