SALERNO. E’ un mondo ancora tutto da esplorare quello di uno dei vitigni più antichi degli Alburni e del Cilento. L’Aglianicone ha grandi potenzialità, a dirlo sono gli enologi ed i tecnici che lo hanno lavorato, ma anche i degustatori che hanno avuto modo di poterlo assaggiare.

Dopo la sua (pressocchè totale) scomparsa, è solo dalla fine degli anni Novanta, grazie all’intuizione ed all’impegno dell’enologo Peppino Capo, che si riaccendono i riflettori su questa straordinaria e duttile varietà.

Difficile in campo, soggetta ad alcuni problemi fisiologici, per questo quasi sempre dal grappolo spargolo, l’Aglianicone lo ritroviamo in bottiglia per la prima volta nel 2004.

E’ la Cantina Rizzo di Felitto a proporre “Il Canto della vigna”, un Aglianicone con due anni di affinamento in botte ed un proseguio di affinamento in acciaio ed in bottiglia. Oggi in commercio l’annata 2008.

A vinificarlo, senza solfiti, dal 2008 è Tenuta del Fasanella di Sant’Angelo a Fasanella che propone “Alburno”. Qui solo acciaio, per un vino giovane che esce nell’estate successiva alla vinificazione.

Ma se ancora poco si sa di quest’antica varietà, è certo che la sua duttilità permette di creare vini giovani, almeno tanto quanto di puntare a vini da invecchiamento.

Se ha in comune con l’Aglianico molti pregi, non ha alcuni dei suoi difetti, l’Aglianicone è meno tannico, più domabile.

Con un progetto finanziato dal PSR 2007/2013, di cui sono capofila i Viticoltori De Conciliis, l’attenzione dedicata a questa grande riscoperta si traduce in un concreto investimento sul suo futuro.

Nuovi impianti andranno – dunque – a sommarsi ai circa 3 ettari attualmente in produzione in tutta la provincia salernitana. Il prossimo 1° febbraio – alle ore 18:30 – presso l’Enoteca Provinciale di Salerno si terrà una degustazione riservata ai tecnici, mentre dalle ore 19:30 gli stessi vini potranno essere degustati dal pubblico.

Ci saranno i due Aglianicone già in commercio (Cantina Rizzo e Tenute del Fasanella), nonché delle micro vinificazioni dei Viticoltori De Conciliis.

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