CORBARA (SA). E’ stato sottoscritto ed approvato all’unanimità da 20 sindaci dei comuni della costiera amalfitana – sorrentina, un documento per la salvaguardia della sicurezza degli insediamenti umani dai fattori di rischio idrogeologico, sismico e vulcanico, oltre che della tutela dell’integrità fisica e dell’identità culturale del territorio, attraverso la valorizzazione delle risorse paesaggistico-ambientali e storico-culturali e la conservazione degli ecosistemi.
All’indomani dei tragici avvenimenti di Atrani, che hanno richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sul tema della necessità di interventi di risanamento ambientale in gran parte del territorio del Parco, i sindaci dei comuni della costiera amalfitana e sorrentina e la Comunità Montana dei Monti Lattari, hanno sottoscritto una proposta indirizzata a soggetti interessati pubblici e privati, di un nuovo percorso per realizzare, a partire dal tema della difesa del suolo e della mitigazione del rischio idrogeologico: Un accordo quadro per il Parco Regionale dei Monti Lattari ed il Patto ambientale del Parco Regionale dei Monti Lattari.
La Comunità del Parco dei Lattari ha anche ribadito la volontà di procedere attraverso azioni di governance partecipata, essendo il ruolo stesso dei Parchi quello di creare reti di buone pratiche condivise tra gli attori delle aree protette e sottolineato l’intenzione di voler continuare a promuovere azioni di valorizzazione e sviluppo integrato tra ambiente, turismo, agricoltura, cultura, con una particolare attenzione alla conservazione della biodiversità anche in funzione dello sviluppo locale.
“A tale riguardo – si legge nell’intesa – potrebbe risultare utile: un rapido monitoraggio per l’identificazione di tutti i progetti elaborati dalle diverse Amministrazioni locali (comuni, comunità montana, province, regione) sul tema della difesa del suolo e della mitigazione dei rischi ambientali; l’individuazione, d’intesa con le Autorità di Bacino, degli interventi prioritari sui quali concentrare le risorse finanziarie, avuto riguardo ai programmi d’intervento già delineati dalle stesse Autorità; altre iniziative tese a rafforzare, nel quadro dei principi sopra delineati, il ‘peso’ delle istanze provenienti dal territorio del Parco dei Monti Lattari”.
“Condivido in pieno quanto deliberato dai sindaci – ha dichiarato Gino Marotta, Presidente del Parco Regionale dei Monti Lattari. Hanno interpretato in modo puntuale le previsioni e gli obblighi della normativa vigente. E’ giusto avanzare proposte ed intese al fine di coordinare e rilanciare, congiuntamente, le tante attività ed azioni in materia di risanamento ambientale avviate nell’area del Parco Regionale dei Monti Lattari, relativamente ai problemi connessi ad alcune specifiche emergenze ambientali quali la difesa del suolo, la razionalizzazione sostenibile della risorsa idrica ed in particolare lo stato dei fiumi (i valloni) e delle acque sotterranee, la depurazione delle acque e lo smaltimento dei rifiuti”.
L’intesa sottoscritta mira a trovare forme di azioni integrate da attivare su tutto il territorio del Parco, mediante la necessaria concertazione degli Enti Locali e degli organismi sovracomunali competenti intorno ad un’intesa operativa che almeno riesca ad avviare un programma di priorità attinente alle emergenze ambientali.
Inoltre la presenza del Parco suggerisce di attivare azioni plurime, innovative e sperimentali considerata la particolare valenza del territorio riconosciuto dall’UNESCO nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità.