Mr Fruitness, il supereroe della frutta ideato dal CSO nel lontano 2006, sarà ancora protagonista di un progetto finanziato da Unione Europea, Ministero delle Politiche Agricole/Agea e CSO per un ammontare complessivo in tre anni di 5,3 milioni di euro.

Mr Fruitness è uno dei progetti di promozione più longevi dell’Unione Europea grazie all’estrema attualità dei temi e delle modalità di promozione della frutta che ha messo in campo in questi anni. 

Comunicazione innovativa, attenzione ai social network, multimedialità, hanno dato  a Mr Fruitness e il suo Fruit team una notorietà importante in Europa raggiungendo 40 milioni di contatti nella primo triennio e 70 milioni di contatti nell’ultimo triennio.

“Innanzitutto – dichiara Paolo Bruni, Presidente di CSO – voglio ringraziare il Ministro Catania ed il Ministero delle Politiche Agricole, nonché le istituzioni che ancora una volta ha creduto negli sforzi di questi anni portati avanti in sinergia per presentare la frutta ai giovani consumatori europei non come un obbligo o una medicina ma come un gioco. Oggi – annuncia Bruni – con il Fruitness 3 partiremo con format promozionali innovativi che si rivolgono, questa volta, ai giovani adulti, importanti decisori degli acquisti, per aiutarli ad esser più attenti al consumo di frutta.

Secondo stime recenti – conclude Paolo Bruni Presidente di CSO –  in Nord Europa si consumano molto meno di 400 grammi al giorno di frutta e verdura pro capite, al di sotto quindi della quantità consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda almeno 400 g al giorno”.

Le attività di Mr Fruitness nel prossimo triennio saranno realizzate in Germania, Regno Unito, Polonia, Danimarca e Svezia, toccando le principali città e coinvolgendo i consumatori giovani in iniziative divertenti che assoceranno il consumo di frutta con il movimento e lo stare insieme.

I prodotti protagonisti delle attività di Fruitness 3 saranno i frutti italiani per eccellenza ed in particolare le pere, il kiwi, le pesche e nettarine e  le susine.

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