Alemagna, un nome storico per la pasticceria italiana. Dopo anni di grandi prodotti, il declino, la concorrenza e la vendita parziale all’Iri e poi a Nestlè. Ora, la riscossa, la ripresa con  Tancrendi e Alberto Alemagna, due giovani imprenditori, neo laureati all’università Bocconi di Milano ed eredi della nota famiglia italiana.

Il loro obiettivo: ridare lustro al marchio di famiglia, col loro metodo, con frutta fresca e cacao esclusivo, ed anche con molta passione. Per questo hanno dato vita ad un prodotto a base di cacao e limoni di Sorrento. Un prodotto fresco vincitore del premio “Tavoletta d’oro” della Compagnia del cioccolato ONLUS. Da qui hanno iniziato a creare praline e cioccolato a tavoletta dal marchio T’a Milano- Sentimento Italiano, prodotti nello stabilimento di Cerro Maggiore, in provincia di Milano.

Un’eccellenza della tradizione alimentare del 2012, premiato al Vinitaly. Si rimettono, dunque, in gioco gli eredi Alemagna, che giocano col packaging di produzioni che spaziano dalle praline di frutta ai lecca lecca. I giovani imprenditori del noto marchio, hanno inoltre un brevetto per la lavorazione della frutta fresca, ottenendo dei chicchi di mango, di pesca e di frutti della passione, avvolti dal cioccolato fondente. Sono gli unici in Italia.

Il cavallo “Venezuela” è quello di battaglia e utilizzano anche le fave di varietà messicane di recente scoperta. Nella gamma dei grand cru anche il criollo che è il top per quanto riguarda il cibo degli dei. Alemagna pensa ai palati più esigenti, mantenendo però una genuinità di produzione e privilegiando produzioni del territorio italiano, come le nocciole.

Un modo per valorizzare le radici e rispettare l’ambiente, anche attraverso confezioni di design e scatole realizzate con materiali ecocompatibili, biodegradabili e compostabili, che hanno ottenuto l’Oscar dell’imballaggio 2008. Torna, dunque, vincente e con mille idee il marchio Alemagna non più destinato a vivere di luce riflessa.

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