TORINO. Prime anticipazioni sulla 10° edizione del Moscato Wine Festival, evento promosso all’Associazione Go Wine e in programma nella centralissima piazza Carlo Alberto dal 3 al 5 giugno.
Diverse le iniziative che animeranno la tre giorni torinese: il programma e gli orari di ciascun giorno, l’elenco ufficiale delle degustazioni guidate, curiosità sul Moscato in Piemonte e nel resto d’Italia, con una sfiziosa puntata… in cucina.
Giovedì 3 giugno
Ore 18.30: Evento inaugurale alla presenza di autorità e testimonial
Ore 19.00: Apertura Padiglioni
Ore 22.00: Degustazione Guidata – Consigliata la prenotazione
Ore 23.30: Chiusura Padiglioni
Venerdì 4 giugno
Ore 19.00: Apertura Padiglioni
Ore 21.00 – 22.00: Degustazioni Guidate – Consigliata la prenotazione
Ore 23.30: Chiusura Padiglioni
Sabato 5 giugno
Ore 19.00: Apertura Padiglioni
Ore 21.00 – 22.00: Degustazioni Guidate – Consigliata la prenotazione
Ore 23.30: Chiusura Padiglioni
Un programma parallelo di degustazioni guidate caratterizza la tre giorni del Moscato Wine Festival. Si tratta di cinque momenti di approfondimento dedicati agli appassionati che desiderano essere guidati da una voce esperta nella degustazione del vino protagonista della manifestazione, con sfiziosi abbinamenti con prodotti tipici.
Ecco il programma e la descrizione dei laboratori:
Giovedì 3 giugno
Ore 22.00 IL MOSCATO D’ASTI E IL SUO TERROIR: UN BINOMIO PERFETTO
Conduce : Lorenzo Tablino
In omaggio ad esaurimento posti
Una degustazione esclusiva alla scoperta dei grandi terroir del Moscato d’Asti. Un binomio perfetto, che da anni ha reso il Moscato d’Asti uno dei più grandi vini della regione piemontese.
Si conosceranno quattro terroir di riferimento della denominazione: Valle Bagnario, Moncucco, Neviglie, Caudrina, alla scoperta dei caratteri tipici di ciascun territorio.
Venerdì 4 giugno
Ore 21.00 MOSCATO IN VERTICALE: UNA LIETA SORPRESA
Conduce : Lorenzo Tablino
In omaggio ad esaurimento posti
Chi ha detto che il Moscato non può invecchiare? Durante questa degustazione cercheremo di sfatare il mito del Moscato d’annata, approfondendo tutte le sue potenzialità evolutive, tutte piacevolmente da scoprire. Degustazione di 5 Moscato d’Asti da terroir vocati della produzione di diversi millesimi.
ORE 22.00 VIAGGIO NELL’ITALIA DEL MOSCATO PASSITO
A cura dell’Associazione ONAV – Delegazione di Torino
Costo di partecipazione: Euro 5,00
Non c’è Paese del vino altrettanto ricco di vini dolci: viscosi passiti, succose vendemmie tardive, opulente muffe nobili, potenti liquorosi. Nella tipologia meritano un posto in prima fila i vini a base moscato. Diversi per categoria ed estrazione, per terroir e concezione, per biotipo e vocazione, i Moscato italiani appagano l’amante della dolcezza e il più cerebrale degli appassionati.
In degustazione 6 etichette di Moscato passito del Piemonte e di altre regioni
Sabato 5 giugno
Ore 21.00 ASTI E MOSCATO D’ASTI POLIEDRICI A TAVOLA
Conduce : Lorenzo Tablino
In omaggio ad esaurimento posti
Un’intrigante e sfiziosa degustazione alla scoperta di un nuovo carattere del moscato. Dall’aperitivo al dessert, dai formaggi a numerosi appetizer. Non solo dolce dunque, ma un vino che scopriremo essere anche “a tutto pasto”. Degustazione di Asti e Moscato d’Asti con abbinamenti gastronomici.
Ore 22.00 GIRO D’ITALIA TRA MOSCATO E DOLCI
Euro 5,00
Il moscato è coltivato in ogni regione italiana. A volte si tratta di piccole produzioni, legate ad un lavoro di riscoperta e valorizzazione di pochi produttori. Dietro ogni Moscato un diverso territorio, una tradizione legata alla viticoltura, un percorso di qualità per creare un grande vino. Così come i dolci, da sempre caratteristici della tradizione regionale di ogni parte d’Italia.
Un ideale viaggio della Penisola da nord a sud, con abbinamenti sfiziosi di moscato e dolci di diverse regioni italiane. In degustazione 5 moscato e 5 dolci tipici regionali.
NON SOLO MOSCATO… SPAZIO ALLA PASTA DE “LA CUCINA DELLE LANGHE”
Ospite speciale del Moscato Wine festival è il pastificio “La Cucina delle Langhe” di Dogliani (CN), i cui prodotti accompagneranno le degustazioni nell’affascinante piazza Carlo Alberto.
La sua storia è strettamente legata al “Plin”, storico raviolo la cui preparazione si è tramandata nei secoli, di generazione in generazione. Il “pizzicotto” a due dita, che è il tocco finale della preparazione, è rimasto sempre lo stesso: come una pennellata d’artista o un “pizzico” di magia che Nonna Maria ha sapientemente trasmesso ai suoi figli.
Proprio loro, Fabrizio e Mauro che, travolti da un insolita passione, hanno trasformato la cucina casalinga della mamma in una produzione artigianale di altissimo livello.