SALERNO. Terra Orti continua a rappresentare un grande riferimento per l’agricoltura campana e meridionale. Una OP che guarda lontano, facendo continuamente attenzione alla direzione dei consumi, del mercato, nonchè al valore etico di un settore (come quello primario) fondamentale per un Paese come l’Italia.

Difatti anche stavolta è tra i costitutori del Polo distrettuale del pomodoro da industria del Centro Sud Italia, una aggregazione di filiera nata dalla volontà delle parti di autoregolamentarsi, in assenza di una specifica previsione normativa.

Il Polo distrettuale è composto dalla quasi totalità delle aziende di trasformazione del pomodoro e dalle Organizzazioni di Produttori. Un risultato importante raggiunto grazie all’impegno e alla tenacia di tutti gli attori della filiera, ed in particolare delle Unioni delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli Italia Ortofrutta e Unaproa, e dell’Anicav (Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali).

Il Distretto, che abbraccia le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Toscana, Sicilia e Sardegna, rappresenta l’organo regolatore dei rapporti di filiera in termini di governo delle strategie e di gestione delle informazioni e dei dati utili a supportare le scelte produttive e quelle di mercato.

Compito del Distretto, quindi, il coordinamento e l’integrazione tra i diversi soggetti della filiera per rilanciare l’immagine del settore del pomodoro da industria del Centro Sud Italia e, al contempo, del prodotto che nel mondo ci contraddistingue, il pomodoro pelato, che sempre più perde quote di mercato a vantaggio di prodotti, quali polpa e passata, che anche i nostri competitors producono.

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