2011 da record per le esportazioni dei vini toscani. I dati definitivi pubblicati dall’Istat mettono in evidenza, infatti, un +12,2% in valore rispetto al 2010, di poco al di sotto del dato nazionale (+12,4%). Con oltre 659 milioni di euro la Toscana è al secondo posto in Italia dopo il Veneto. Ottima la performance dei vini toscani a denominazione d’origine protetta che hanno fatto registrare un +9,6 in quantità e un +9,9% in valore rispetto all’anno precedente, superando i 464 milioni di euro. Per i vini Dop toscani, gli Stati Uniti, con oltre 146 milioni di euro di export, si confermano il primo mercato, seguiti da Germania (92,5 mln), Canada (38,2 mln), Regno Unito (25,8 mln) e Svizzera (25,5 mln). Buoni anche i segnali che provengono dai nuovi mercati, in primo luogo la Cina che, sfiorando i 10 milioni, rappresenta oggi il settimo mercato di destinazione per i nostri vini: era al nono posto nel 2010 con 4,9 milioni di export.

È con queste cifre che la Toscana si prepara alla 46ª edizione del Vinitaly, in programma a Verona dal 25 al 28 marzo prossimi e dove sarà presente con 763 aziende produttrici concentrate, principalmente, tra il padiglione 8 e la tensostruttura D.

«Quello del 2011 – commenta l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori – è il miglior risultato degli ultimi cinque anni e conferma il trend positivo iniziato nel 2010, quando l’export dei vini toscani si era attestato sui 587 milioni di euro. Oggi abbiamo superato i 659 milioni con ottime conferme sia sui mercati storici che su quelli nuovi. Ad eccezione di una flessione nell’export dei vini Dop nel Regno Unito e in Svizzera il commercio estero delle nostre etichette ha il segno positivo in tutti i paesi. Un ottimo biglietto da visita con cui presentarsi ai buyer del Vinitaly»

«I dati diffusi dall’Istat confermano che il lavoro fatto sul fronte della promozione sta dando i suoi frutti. – afferma Stefano Giovannelli, direttore di Toscana Promozione – Tra 2010 e 2011 abbiamo riguadagnato, se non addirittura aumentato, le nostre quote di mercato sulle piazze storiche dell’export dei nostri vini e ci stiamo affermando nelle economie emergenti dove, fino a qualche anno fa, solo la Francia spopolava. E proprio sul fronte della promozione il Vinitaly sarà un momento importante per la nostra attività. A Verona testeremo, in anteprima, un nuovo modo di parlare del vino che, partendo dal prodotto, ne esalterà tutte le componenti evocative che lo legano alla nostra cultura e al nostro territorio, trasformando un sorso dei nostri vini più pregiati in una vera esperienza di vita made in Tuscany».

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