VERONA. “Le bollicine docg più brindate al mondo” e l’augurio “alla salute” declinato, oltre che in italiano, in sei lingue diverse, comprese quelle russa, giapponese e cinese. Sono gli slogan “gridati” sulla facciata del nuovo stand, una struttura da quasi 600 metri quadrati, quartier generale del Consorzio per la Tutela dell’Asti docg e del Moscato d’asti docg, protagonista anche quest’anno, al 46° Vinitaly in calendario fino al 28 marzo.

E nell’’80° anniversario di fondazione del Consorzio, costituitosi nel 1932, ecco che questi slogan sottolineano la vocazione “glocal”, cioè insieme locale e globale, dell’Asti docg e del Moscato d’Asti docg, vini che si producono in Piemonte, ma che sono conosciuti, apprezzati e venduti in tutto nel mondo.

Del resto l’area espositiva al Vinitaly (padiglione 7B, stand E 2-3 e D 2-3) è stata realizzata come un percorso virtuale che conduce dalla vite al calice in modo da permettere al visitatore di conoscere ogni aspetto delle tradizioni e delle innovazioni che hanno fatto di questi due vini le bollicine docg italiane più famose al mondo.

La progettazione, come nel 2011 quando il Consorzio presentò un sorprendente stand polisensoriale dedicato al rapporto tra vino e cinque sensi, è stata affidata all’architetto astigiano Andrea Capellino che spiega: «È corretto pensare al nuovo stand del Consorzio dell’Asti come l’interno di una collina del moscato intesa come scrigno che racchiude un mondo inimitabile e unico nel suo genere, fatto di tradizioni e tecnologia, di storia e innovazione, di passato che serve a consolidare il presente e il futuro».

L’idea del designer è stata quella di creare una sorta di macchina del tempo che, attraverso aree multimedia, immagini evocative, touchscreen, testimonianze e reportage fotografici, sia in grado di trasportare il visitatore indietro e avanti nel tempo, «Tenendo la bussola su un itinerario – annota Capellino – dove vecchio e nuovo non sono contrapposti, ma facce diverse che compongono un unico insieme, il quadro unitario di una filiera del moscato che mantiene la sua base nelle radici della vite affondate nella terra delle colline astigiane, alessandrine e cuneesi, e che ha il suo vertice nei calici colmi di Asti docg e di Moscato d’Asti docg simboli delle celebrazioni dei momenti più belli e significativi della vita, dovunque nel mondo».

Le attività del Consorzio dell’Asti al Vinitaly non si fermeranno alla pura presenza dell’area espositiva.

Dice il presidente Paolo Ricagno: «Tra i compiti istituzionali dell’ente, oltre alla tutela, c’è quello della promozione e valorizzazione della denominazione Asti. La vetrina del Vinitaly di Verona è un’occasione preziosa, non solo per far conoscere l’Asti docg e il Moscato d’Asti docg, ma anche per consolidare quel primato che ha portato questi due vini a vendere nel 2011 oltre 107 milioni di bottiglie nel mondo»

Aggiunge il direttore del Consorzio di Tutela, Giorgio Bosticco: «Il Vinitaly è una importante finestra sul mondo enologico che serve anche per sentire umori e individuare prospettive commerciali e di consumo. Il salone scaligero è un’antenna che raccoglie segnali utili per le aziende del comparto della denominazione Asti docg. In questo senso, con la sua partecipazione, il Consorzio non solo afferma la presenza di un settore che resta strategico per l’economia piemontese e italiana e per il Made in Italy, ma analizza e rilancia i dati e le informazioni che arrivano da questa grande kermesse vinicola».

E tra le iniziative e gli eventi che vedranno come location proprio lo stand consortile da segnalare i seminari e le “pillole” sull’Asti condotte dall’enologo Lorenzo Tablino. Seminari e “pillole” che verteranno sulle tradizioni, tecniche e curiosità enologiche legate alle bollicine dolci piemontesi docg, si svolgeranno da domenica 25 a mercoledì 28, con tre appuntamenti giornalieri secondo questo calendario: domenica 25 alle 11,30 – 13,30 – 16,30; lunedì 26 alle 11,30 – 13.30 – 15,30; martedì 27 alle 11,30 – 13,30 – 15,00; e mercoledì 28, ultimo giorno del Vinitaly, alle 11,00 – 13,00 – 14,30.

Inoltre nello stand dell’Asti, per tutta la durata del salone veronese, funzionerà il punto degustazione con l’Asti docg e il Moscato d’Asti docg utilizzati nella preparazione di cocktails o proposti in purezza in abbinamento alle specialità dolci e salate della zona classica di produzione.

> I dati dell’Asti

– Anno di costituzione del Consorzio di Tutela: 1932

– Area di produzione del vitigno moscato bianco docg: 9.700 ettari

– Territorio: 52 Comuni tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo

– Anno di riconoscimento della docg: 1993

– produzione 2011: 107 milioni di bottiglie (+15% vs 2010) 82 milioni di Asti docg (+13% vs 2010), 25 milioni di Moscato d’Asti docg (+25% vs 2010)

– Mercati: 85% export, 15% Italia

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