“Il decremento di turisti invernali, registrati da gennaio a marzo di quest’anno in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2010, è purtroppo il frutto dell’incertezza economica mondiale nella quale il nostro Paese e dunque i nostri connazionali sono ancora coinvolti”. È questo il commento di Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi, alla lettura dei risultati relativi al consuntivo delle settimane bianche e week end sulla neve.

“Un decremento – prosegue Bocca – che ha riguardato l’intero ‘popolo’ degli italiani appassionati di sport invernali, facendo registrare cali sia nelle storiche settimane bianche, sia nei week end trascorsi in qualcuna delle innumerevoli località montane del Bel Paese. Decremento che non premia purtroppo una pur attentissima politica dei prezzi che gli albergatori italiani da soli, senza alcun incentivo pubblico, hanno attuato assecondando il grave momento che il mondo intero sta attraversando. Alla luce quindi di questi risultati, – conclude Bocca – non possiamo che ribadire al Governo il varo da un lato di politiche mirate al rilancio dell’immagine turistica dell’Italia e dall’altro a considerare seriamente il ricorso a misure di sgravio fiscale per le imprese sempre più stremate da oltre due anni di cali di fatturato”.

CONSUNTIVO SETTIMANE BIANCHE E WEEK END SULLA NEVE

L’indagine è stata effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions dal 28 marzo al 1° aprile intervistando con il sistema C.A.T.I. un campione di 3.500 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni.

Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche, Ampiezza Centri ed istruzione.

I RISULTATI IN SINTESI – Quasi 10,25 milioni di italiani (rispetto ai 10,86 milioni del 2010) sono stati da gennaio a marzo in località montane e sciistiche dell’Italia, per un calo di quasi il 6%. Di questi, 5,3 milioni di italiani hanno trascorso una settimana bianca quest’anno, segnando un calo dell’8,3%. Coloro che invece hanno effettuato solo dei week end sulla neve (in media 2,3 week end a persona come nel 2010) sono stati circa 4,95 milioni quasi come il 2010.

Il giro d’affari delle settimane bianche (comprensivo anche di coloro che hanno effettuato oltre alla settimana anche qualche week end sulla neve) è stato di 4,32 miliardi di Euro (rispetto ai 4,9 miliardi di Euro del 2010) per un decremento del 12%.

Il giro d’affari generato da coloro che hanno invece esclusivamente effettuato solo dei week end sulla neve è stato di circa 3,43 miliardi di Euro con un calo del 4,2% rispetto al 2010.

La flessione complessiva del giro d’affari, prodotto da tutti coloro che hanno fatto vacanze sulla neve, si attesta sull’8,8%.

LE SETTIMANE BIANCHE – Relativamente alle settimane bianche trascorse dagli italiani nei primi tre mesi del 2011, i dati mostrano un calo rispetto a quanto emerso nell’identica rilevazione dello scorso anno.

Infatti l’8,8% della popolazione (rispetto al 9,6% del 2010) dichiara di avere effettuato, fra gennaio e marzo, un periodo di vacanza superiore ai 5 giorni in località sciistiche.

In lievissima crescita la spesa media pro-capite ottenuta considerando tutte le voci di spesa (viaggio, vitto, alloggio, impianti e corsi di sci, divertimenti): per la settimana bianca ogni italiano ha messo a disposizione una media di 604 euro, rispetto ai 599 euro registrati nel 2010 (+0,8%). In relazione alle mete preferite il 94,8% ha scelto l’Italia (rispetto al 91,1% del 2010).

Quanto alle Regioni più gettonate il Trentino-Alto Adige resta la regione leader con il 36% della domanda, seguito da Piemonte ed Abruzzo col 9,8%, dalla Valle d’Aosta con il 9,4% e dalla Lombardia con il 7,9%.

Per la struttura prescelta il 45% dei rispondenti afferma di aver optato per un soggiorno in albergo (rispetto al 49% del 2010); seguono, nella graduatoria, le segnalazioni riguardanti la casa di proprietà (14,5%), la casa di parenti o amici (11,6%), l’appartamento in affitto (11,2%) ed il residence (6,2%).

WEEK END SULLA NEVE (anche di chi ha fatto settimana bianca) – Tra chi ha trascorso una settimana bianca nei primi tre mesi di quest’anno, è stata inoltre verificata l’effettuazione di almeno un week-end sulla neve (per una media a persona di 2,8 week end, rispetto ai 3 week end del 2010).

La disamina dei dati mostra una diminuzione rispetto allo scorso anno: circa 1,25 milioni persone (24% rispetto al 27% del 2010), dichiarano infatti di essersi recati in località invernali per trascorrervi anche dei week-end.

Circa le linee comportamentali adottate in occasione di tali week-end sulla neve, si osserva come il 43% (rispetto al 53% del 2010) abbia optato per soggiornare in albergo, mentre il 21% (rispetto al 19% del 2010) si sia recato in casa di proprietà ed un 14% (rispetto all’11% del 2010) abbia scelto la casa di parenti o amici..

In leggero calo, rispetto alla rilevazione dello scorso anno, la spesa media pro-capite: 315 euro rispetto ai 317 del 2010.

WEEK END SULLA NEVE (di chi non ha fatto settimana bianca) – I dati mostrano, in questo caso, una sostanziale staticità rispetto a quanto registrato nell’analoga rilevazione del 2010 e segnalano una percentuale di vacanzieri “mordi e fuggi” pari a 4,95 milioni di persone maggiorenni (rispetto ai 5 milioni di persone del 2010), con una media di 2,3 week end identica al 2010.

In relazione alla struttura ricettiva prescelta per i fine settimana sulla neve, l’albergo mantiene la propria leadership (raccogliendo il 45% delle segnalazioni, rispetto al 48% del 2010), segue la casa di parenti o amici (16,9% contro il 13,5% del 2010), la casa di proprietà (13,3% contro il 14% del 2010), e l’appartamento in affitto (7% contro il 6,1% del 2010).

In calo, infine, l’indicatore sintetico di spesa pro-capite: considerate tutte le voci di spesa (viaggio, vitto, alloggio, impianti e corsi di sci, divertimenti) nel week-end bianco si sono spesi in media 302 Euro per persona rispetto ai 306 Euro del 2010.

I “NON TURISTI BIANCHI” – Un’ultima annotazione riguarda il numero di italiani che non hanno fatto nemmeno un giorno di vacanza sulla neve. Complessivamente sono ammontati a quasi 50 milioni.

Di questi, il 39,8%, pari a 19,9 milioni di italiani, ha dichiarato di non potersi permettere una vacanza per “motivi economici”.

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