LAMPEDUSA (AG). E’ qui che sbarcano i clandestini, i disperati del mondo, che abbandonano la loro casa, la loro terra, inseguendo il sogno di una vita che, se non migliore, sia almeno meno mortificante di quella vissuta sul patrio suolo.

Approdano sul mare più bello d’Italia, su spiagge e cale dove un tragico paradosso attira da direzioni geografiche e sociali opposte i benestanti di un mondo opulento e i derelitti di Paesi allo sfascio.

Nell’azzurro mare di Lampedusa, talmente cristallino da poter vedere il fondo fino a 40 metri, emergono torbide e tristi le realtà di un mondo ricco e di un mondo povero, che si sfiorano senza incontrarsi mai, trattenendo l’eco delle grida dei bimbi felici e i pianti di quelli stremati.

Mare di Lampedusa, muto testimone di troppi drammi umani, in cerca di soluzioni e solidarietà, che tu possa ritrovare presto la tua pace e diventare simbolo di unione per tutti.

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