CASERTA. Giovedì 22 aprile alle ore 12 sarà presentato il restauro della Castelluccia all’interno del Parco della Reggia di Caserta. L’iniziativa si inserisce nel calendario degli appuntamenti promossi per la “XII Settimana della Cultura” (16-25 aprile 2010) ed è organizzata dalla Soprintendenza e dall’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania.

L’edificio fu realizzato nella zona del “bosco vecchio” tra il 1769 ed il 1773, per il divertimento del giovane Ferdinando IV, che lo utilizzava per organizzare finte battaglie terrestri.

La Castelluccia è circondata da un fossato, nel quale confluisce il canale proveniente dalla “peschiera grande”, e comprende il piccolo castello, i giardini e le “fabbriche” che sorgono su un’isoletta in posizione sopraelevata rispetto al livello del bosco. Fra le piante e i fiori che ornano l’edificio emergono delle imponenti camelie la cui fioritura inizia già alla fine di gennaio.

Gli interventi di restauro dell’edificio hanno riguardato il recupero della veste ottocentesca, della flora e delle sue originali e preziose fabriques.

Attraverso accurate ricerche documentarie ed iconografiche, che hanno guidato la delicatissima opera di bonifica del complesso (quasi del tutto celato alla vista dal proliferare della vegetazione infestante) ed alle approfondite indagini diagnostiche, è stato possibile riproporre con estrema fedeltà sia gli apparati decorativi che le cromie e le tecniche esecutive originali.

L’intervento di restauro vegetale, nato dalla necessità di liberare il giardino dalle modifiche incongrue subite a partire dal secondo dopoguerra e frutto più dell’incuria e di manutenzioni poco accorte, ha consentito di ripristinare il significativo e prezioso patrimonio naturalistico ricco di piante esotiche di provenienza orientale (camelie, agrumi, cycas, araucarie, magnolie, palme).

Ma l’aspetto di maggior interesse dell’intervento complessivo è, senza dubbio, il restauro del fossato della Castelluccia, del cosiddetto “canale retrano” e del canale di collegamento dell’intero sistema alla Peschiera Grande: un attento intervento, suffragato da accurate analisi storico-documentarie e iconografiche, di riconfigurazione delle sponde in finta roccia, dei ponti e della primitiva sistemazione paesaggistica, ha consentito il recupero di una delle più suggestive e preziose architetture del bosco.

“L’effetto finale che si presenterà agli occhi del visitatore – spiega il Soprintendente Paola Raffaella David – è quello di un luogo di indubbio fascino e ricercatezza, finalmente restituito al pubblico godimento, che di certo costituirà una delle principali attrazioni del Parco reale”.

Nel corso dell’evento, l’amministratore dell’Ept, Enzo Iodice, presenterà il nuovo progetto per la realizzazione dei Percorsi di luce nel Parco della Reggia, che offriranno un itinerario completamente rinnovato e incentrato proprio sulla Castelluccia.

Per Iodice “il restauro dell’edificio potenzia l’offerta del sistema-Caserta ed è un’occasione unica per nuove iniziative di marketing territoriale. Ecco perché abbiamo deciso che proprio la struttura ubicata all’interno del Parco Reale avrà un ruolo centrale nei nuovi Percorsi di luce alla scoperta della Reggia vanvitelliana, tra giochi di acqua e fuochi e performance musicali di grande impatto scenico”.

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