NAPOLI. Una grande cena – evento tra gusto e solidarietà che vede coinvolte 65 tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, enologhe, sommelier, giornaliste, comunicatrici e simpatizzanti dell’Associazione. Si rinnova  l’annuale evento delle Donne del Vino della Campania che, sotto la guida dell’imprenditrice Maria Ida Avallone di Villa Matilde, subentrata a febbraio ad Elena Martusciello di Grotta del Sole, celebra con una serata speciale l’inizio di un nuovo triennio di attività.

 

Il percorso in rosa del gusto e del fare, in programma la sera dell’8 giugno prossimo alla Città del Gusto di Napoli, avrà inizio alle ore 20,00 in punto. Sarà una mescolanza di esibizioni enogastronomiche ed artigianali, una concreta dimostrazione della vivacità del gruppo cresciuto esponenzialmente dalla sua nascita nei primi anni Novanta.

 

Non solo una festa, dunque, ma anche un’occasione di confronto e un banco di prova della capacità di collaborare e della solidarietà tra imprenditrici che quest’anno si pregia, per la prima volta nella storia dell’Associazione, dell’importante Patrocinio del Ministero delle Pari Opportunità che durante la serata sarà rappresentato da un prestigioso esponente.

 

Interverranno inoltre rappresentanti dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, sponsor istituzionale da sempre al fianco delle Donne del Vino e funzionari del Banco di Napoli sponsor privato dell’evento.

 

Una decina di sommelier, tra socie e colleghe delle due Associazioni di riferimento del settore, AIS e FISAR, per la prima volta insieme, si occuperanno dei vini della variegata cantina delle Donne del Vino, mentre oltre 25 ristoratrici, saranno impegnate in cucina per dar vita a piatti profondamente territoriali , preparati per i 500 partecipanti.

 

Protagonisti delle preparazioni saranno prodotti e ricette di Irpinia, Sannio, Ager Falernus e Alto Casertano, Vesuvio, Campi Flegrei e Cilento. Solo alcune anticipazioni delle prelibatezze di cui la Campania è tanto ricca: il meglio dell’Arte Bianca con i taralli del famoso Leopoldo, i dolci tradizionali, le albicocche vesuviane, la mozzarella e ricotta di bufala, mele annurche, ceci di Cicerale , il provolone del Monaco e tante altre golose tipicità.

 

Agli angoli gourmet e degustazione dei vini provenienti dalle cantine delle associate si accompagneranno piccole isole dedicate ai manufatti di artigianato e ai gioielli, per il casertano le sete di San Leucio della Seteria  Annamaria Alois, per la provincia di Napoli saranno presenti le eccellenze dell’arte presepiale e la storica lavorazione del corallo e dei cammei di Torre del  Greco dell’azienda Raimondo Condito Gioielli.

 

Inoltre si potranno ammirare le opere di una nota artista napoletana che lavora utilizzando coralli, pietre preziose e…pasta. Dall’Irpinia arriva l’antica tradizione del tombolo  con i pizzi e merletti di Zia Adelina da Montefusco. Dal cuore del Sannio, il centro di eccellenza della ceramica artistica di San Lorenzello, insieme ai famosissimi torroni di San Marco Dei Cavoti. Dal Cilento ancora artigianato alimentare, dal famoso latte di bufala della Piana del Sele, gustosissimi gelati artigianali.

 

Uno straordinario cammeo di conchiglia sardonica che riproduce il simbolo delle Donne del Vino, un volto di donna che porta sul capo dell’uva, sarà offerto in premio ad una ricercatrice, votata all’unanimità dalle Associate, che si è  distinta per alti meriti nel campo scientifico. Il gioiello è stato realizzato dalla storica e prestigiosa ditta Giovanni Ascione e Figli dal 1855,  con sede storica  a Torre del Greco e un’affascinante show room – museo nella Galleria Principe Umberto a Napoli.

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