RIMINI. Tavola rotonda su temi di stretta attualità per il mondo della pesca quella svoltasi domenica scorsa a SAPORE, salone internazionale del food & beverage extradomestico in corso fino a ieri. A tema Il regolamento controllo pesca: emergenze ed opportunità per il settore della pesca.
L’intervento più atteso era quello del Comandante Giovanni di Santo, del Comando Generale del corpo delle Capitanerie di Porto. In particolare il contenuto del Decreto legislativo n. 4/2012 ‘Pesca e acquacoltura. Misure per il riassetto della normativa’ entrato in vigore il 2 febbraio scorso, recependo la normativa europea riferita agli articoli 92 e 93 del Regolamento 1224/2009.
In sostanza si tratta dell’introduzione di una patente a punti per le imbarcazioni. Le sanzioni sono imputate sia sulla licenza di pesca che segue l’imbarcazione, sia al comandante della stessa. La violazione punisce entrambi e una serie di infrazioni può portare alla sospensione e addirittura alla revoca della licenza.
Ora, licenze e comandanti si trovano una dote di 90 punti e le infrazioni sono catalogate con una penalizzazione che può andare da 3 a 7 punti. Al massimo, una ispezione può infliggere 12 punti di sanzione.
Le violazioni più comuni riguardano gli attrezzi e lo sconfinamento dalle zone di pesca, in particolare quelli delle barche che pescano a strascico se non rispettano fondali e distanza dalle coste. Le sanzioni possono quindi avere rilievo penali (art. 7) o amministrativo (art. 10). Mentre il secondo rilievo riguarda le sanzioni più diffuse, quello penale riguarda prevalentemente il non rispetto delle misure delle specie pescate. Ora sono attesi due decreti ministeriali che completino la procedura esecutiva di questo provvedimento.
I punti, così come vale per la patente di guida, si possono però recuperare. Se passano 3 anni senza che venga commessa una infrazione grave, vengono riassegnati tutti i 90 punti.
Nel corso del convegno sono state affrontate anche numerose tematiche che tengono i pescatori in uno stato di emergenza e di protesta. Il Vicedirettore di Federpesca, Corrado Peroni, ha sollevato alcuni problemi, fra i quali spicca l’aumento del prezzo del gasolio, diventato ormai insostenibile.