ORSARA DI PUGLIA (FG). Sedicesima edizione per “Appuntamento con la Daunia”, in programma il 9 ed il 10 ottobre, alle ore 11 a Villa Jamele. Occasione giusta per festeggiare i 25 anni di lavoro di Peppe Zullo, eclettico chef e ristoratore.

All’appuntamento prenderanno parte Carlo Petrini, presidente di Slow Food e Oscar Farinetti, presidente Eataly. Riflessioni e percorsi di gusto davvero da non perdere. Riportiamo di seguito un brano su Zullo firmato da Domenico Potenza:

Quella di Peppe Zullo, cuoco contadino come lui stesso ama definirsi, è una storia singolare che si sovrappone del tutto alla natura del suo personaggio ed alla realtà dei suoi luoghi di origine, fino a contaminarne ogni minima espressione dentro la quale l’uomo e la sua esistenza sono il risultato unico di un’alchemica magia che si nutre continuamente dei frutti e delle tradizioni di una terra generosa e gravida di ogni bontà.

Peppe Zullo, ha ormai da tempo varcato i confini dell’uomo che lo contiene. Il suo sorriso, segnato dal sacrificio e dalla sofferenza di un’esistenza tutt’altro che facile, arriva prima del suo corpo. La sua è una presenza discreta, mai invasiva, una presenza che accompagna che si offre, in cucina come in sala, nei campi come a casa, nel lavoro e nella vita.

La vita di un uomo mai domo, di una curiosità mai sazia, di una esperienza mai compiuta e sempre alla ricerca della realizzazione di un sogno: il riscatto della propria terra agli onori della tavola. Una ricerca continua la sua, che lo ha portato in giro per il mondo fino al ritorno ad Orsara ed al privilegio dei suoi frutti coltivati nell’orto della sua terra.

È qui che Peppe Zullo è tornato a piantare il suo orto, quel luogo privilegiato dell’incontro tra l’uomo e la propria terra ed è qui che ha portato la sua cucina e la sua tavola, allestite simbolicamente nei campi a segnare quel connubio indissolubile che lega la Terra alla Tavola. La terra della Daunia, dove ancora oggi il tempo è segnato dalla magìa del succedersi delle stagioni e dal lavoro degli uomini che preparano i solchi alla semina per raccoglierne i frutti.

È in questo territorio, da sempre in attesa del nostro arrivo, che Peppe ci accoglie custode solitario e maestoso della ricchezza dei suoi sapori ed esploratore tenace della genuinità dei suoi prodotti. È tutta qui la sua forza, aprirsi per la gioia degli altri, ma con discrezione, quasi in disparte, senza mai occupare la scena ma prepararla, imbandirla perché tutti possano sentirsi partecipi eletti della sua tavola.

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