Il  CSO, Centro Servizi Ortofrutticoli di  Ferrara che associa le principali imprese dell’ortofrutta italiana, ha reso noti i dati di previsione di produzione 2011 per pesche e nettarine di cui l’Italia, detiene in primato mondiale.

A livello nazionale, per il 2011, si stima una produzione di circa 700.000 tonnellate di pesche da consumo fresco, di 87.300 tonnellate di percoche, mentre le nettarine dovrebbero attestarsi sulle 782.000 tonnellate.

Le pesche da consumo fresco confermano sostanzialmente la produzione 2010, per le nettarine la variazione è del +1% mentre le percoche flettono del 10% rispetto lo scorso anno.

Il totale della specie si posiziona complessivamente su 1.569.000 tonnellate, confermando il livello produttivo nazionale 2010.

Analizzando nello specifico le previsioni di produzione per area, si evidenzia nel nord Italia una offerta prossima a quella dell’anno precedente: pesche da consumo fresco +3%, percoche -3% e nettarine -1%.

In particolare in Emilia Romagna si stimano produzioni leggermente superiori al 2010 per le pesche (+3%) mentre è prevista una lieve diminuzione per le nettarine -3% e per le percoche -2%.

In Veneto si stima un calo produttivo del 4% sulle pesche da consumo fresco ed un lieve incremento, +3%, sulle nettarine.

La produzione piemontese registra una variazione positiva rispetto alla precedente annata, pari al +6% per le pesche e +8% per le nettarine.

Per quanto riguarda il Sud Italia le stime produttive indicano per la Campania  circa 151.000 tonnellate di pesche da consumo fresco, 37.000 tonnellate di percoche e 132.000 tonnellate di nettarine, segnando rispetto al 2010 variazioni negative per pesche (-5%) e percoche (-14%) e positiva per nettarine (+2%)

Nella provincia di Caserta le previsioni si attestano sull’ 8% in meno rispetto al 2010 per pesche e sul -15% per le percoche, mentre per le nettarine si stima una sostanziale stabilità dell’offerta sull’anno precedente. Rispetto alle epoche di maturazione sembra delinearsi una buona produzione per le varietà a maturazione medio/tardiva, mentre più deficitaria sembra la produzione del gruppo delle precoci a causa di una situazione più disomogenea a livello delle singole varietà.

Nella provincia di Salerno l’offerta si presenta buona, superiore allo scorso anno. In Basilicata  le stime indicano in generale una buona produzione, simile a quella del 2010.

La produzione si stima su circa 26.000 tonnellate di pesche da consumo fresco, -1% sul 2010 e 49.000 tonnellate di nettarine, +1% sul 2010.

La variazione negativa evidenziata per le pesche da consumo fresco è imputabile ad un calo delle superfici a fronte di un lieve aumento delle rese; per quanto riguarda le nettarine, le superfici risultano in lieve aumento rispetto all’anno precedente, buone le rese delle varietà a media maturazione, in leggero calo quelle delle varietà più precoci.

Per la Calabria, sulla base delle indicazioni pervenute nella stima dell’offerta 2011 è stata valutata una diminuzione complessiva a livello di superficie in produzione sia per pesche e nettarine.

Per quanto riguarda le produzioni si registra una riduzione dell’11% per le pesche da consumo fresco, come conseguenza anche di un calo di rese; al contrario le nettarine segnano un +3% grazie alle buone rese medie per ettaro.

Nelle regioni rimanenti segnaliamo una produzione lievemente superiore a quella del 2010 in Puglia, per incremento superfici in produzione e rese simili a quelle dell’anno precedente, così come in Sicilia, l’offerta risulta al momento lievemente superiore al 2010.

Nel complesso dell’Italia meridionale la produzione stimata per il 2011 risulta molto prossima a quella dell’anno precedente, con circa 365.000 tonnellate di pesche da consumo fresco, -1% sul 2010, 61.500 tonnellate di percoche, -12% sul 2010 e 284.000 tonnellate di nettarine, +2% sul 2010.

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