Tiramisù: una storia friulana e italiana da raccontare

Il tiramisù è il dessert italiano più famoso nel mondo e la sua storia è stata a lungo avvolta nel mistero, oggetto di diatribe fino ai giorni nostri.

Il libro pubblicato da Giunti, Tiramisù. Storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato, di Clara e Gigi Padovani, ne ha svelato le radici friulane e non venete, suscitando grande curiosità per la disputa storica con Treviso e un vivo interesse nella comunità del Friuli Venezia Giulia.

Nel libro sono presentate per la prima volta le due ricette originali, il “Tirimesù Coppa Vetturino” di Pieris e il “Tiramisù” dell’Hotel Roma di Tolmezzo.
La prima ricetta è rimasta segreta per 70 anni nelle mani della signora Flavia Cosolo, di Pieris (Go), figlia dello chef Mario, che ha inventato questo dolce nel suo ristorante “Al Vetturino” di Pieris (nei pressi dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, Comune di San Canzian d’Isonzo) tra gli anni 40 e 50 del Novecento. Questo tiramisù è molto diverso da quello ormai diffuso nel mondo. Si presenta in coppa e i suoi ingredienti sono: crema zabaione, panna montata, pan di Spagna imbevuto al Marsala secco e cacao in polvere. La primogenitura del Friuli Venezia Giulia si conferma pure nella seconda ricetta “storica”, portata alla luce dal libro e creata alle fine degli Anni Cinquanta del Novecento all’Hotel Roma di Tolmezzo (Ud) dalla cuoca Norma Pielli (ormai scomparsa), i cui figli l’hanno tramandata: è quella consacrata dalla tradizione, in teglia, a base di savoiardi imbevuti nel caffè e crema al mascarpone.

Poi nel 1970 è stato codificato il “Tiramesù” delle Beccherie Treviso, del tutto simile a quello di Tolmezzo, ma che ha saputo intraprendere le strade del mondo.

Dalla Guida Michelin 1956
La “rossa” nacque in Francia nel 1900, per aiutare gli automobilisti alla ricerca di vitto e alloggio durante i primi viaggi in automobile. Poi, attraverso le “stelle” e le “forchette”, è diventata sempre di più il punto di riferimento per identificare la qualità di un ristorante. I due locali friulani dove si è celebrato per la prima volta il rito del tiramisù sono entrambi presenti nella prima Guida Michelin italiana, (costo mille lire), che spaziava soltanto “dalle Alpi a Siena”, uscita nel 1956.

Alla località Pieris veniva consigliato: Da Mario al Vetturino, 5, San Canziano. E a Tolmezzo: Roma, p.zza XX settembre, 36 camere. Inoltre nel 1959, primo anno in cui la Michelin assegna le stelle in Italia, lo chef Mario Cosolo ne conquista orgogliosamente una.

Coppa Vetturino di Pieris
In quegli anni il tirimesù a Pieris era già servito, come testimonia la fotografia datata 1950 che ritrae a tavola due famosi novelli sposi: il campione triestino di pugilato Tiberio Mitri e miss Italia 1948, Fulvia Franco. Nell’istantanea si vede con chiarezza la locandina appesa sul muro con la scritta “il tirime su di Mario vale più di quel che costa”.

Racconta Flavia, la figlia di Mario Cosolo – che per 70 anni ha conservato la memoria di quel primato – dopo la chiusura definitiva del ristorante di famiglia: «Mio padre è sempre stato fiero della sua Coppa Vetturino, ma anche molto geloso della ricetta. Un segreto! Dopo la guerra, ci fu un vero boom, dovuto a un passa-parola al di là di ogni aspettativa: tutti venivano a mangiare in trattoria per assaggiare quel dessert».

Come riportato da diverse testimonianze, negli Anni 50 il dolce denominato in origine Coppa Vetturino divenne “tirime su”, in dialetto triestino, su indicazione scherzosa di un gruppo di avventori della città giuliana.

Dolce Tiramisù di Tolmezzo
A 60 chilometri più a nord, in provincia di Udine, è nato invece il dolce tiramisù dell’Hotel Roma, ideato dalla cuoca Norma Pielli che si ispirò al “Dolce Torino”, la ricetta n 649 del famoso manuale La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene di Pellegrino Artusi (1891).

La prima citazione che prova l’esistenza della sua creazione è su un conto datato 13 dicembre 1959, che nell’ordinazione riporta alla voce dolce un “tirami su per 2”. Poi un’altra traccia scritta significativa e inequivocabile è stampata nei menù di due cene dell’Accademia Italiana della Cucina del 1963 e 1965.

Sono quindi documenti antecedenti alla datazione del 1970 che viene attribuita al “tiramesù” del ristorante Le Beccherie di Treviso, come riportato nella rivista VinVeneto del 1981 da Bepo Maffioli.

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Liberamente tratto da Giunti, Tiramisù. Storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato.
Anno di pubblicazione 2016

Ecco i link per leggere le nostre RICETTE:

  1. Il nostro tiramisù (with love) https://rosmarinonews.it/tiramisu-with-love/
  2. Lo zafferamisù (con lo zafferano) https://rosmarinonews.it/dolci-zafferamisu-il-tiramisu-con-lo-zafferano/
  3. Tiramisù light (senza uova e mascarpone) https://rosmarinonews.it/dolci-zafferamisu-il-tiramisu-con-lo-zafferano/
  4. Tiramisù con yogurt di bufala https://rosmarinonews.it/dolci-dautore-tiramisu-con-yogurt-di-bufala-di-rocco-iannone/

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