Lo Stretto di Bonifacio e le zone circostanti sono state riconosciute “Area Marina Particolarmente Sensibile” (“Particularly Sensitive Sea Area”), designazione che in considerazione della speciale valenza e fragilità dell’area consente di adottare misure volte a rafforzarne la protezione ambientale.

Questo il risultato della risoluzione adottata su proposta italo-francese nella 62a Sessione della Commissione per la protezione dell’ambiente marino (MEPC) dell’International Maritime Organization, tenutasi a Londra.

Un risultato rilevante per l’Italia: la PSSA di Bonifacio è in assoluto la prima a essere istituita nel Mar Mediterraneo e la seconda al mondo a riguardare uno stretto internazionale.

“Dopo l’Accordo – dichiara il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo – firmato l’anno scorso con la Francia per rafforzare la tutela ambientale delle Bocche di Bonifacio, in particolare per limitare il trasporto di merci pericolose via mare, l’approvazione di questa risoluzione porta all’attuazione di un forte e ulteriore impegno a tutela della natura del Mediterraneo. Una grande sfida per la conservazione di uno degli angoli più suggestivi del Mare nostrum e per un suo sviluppo all’insegna dell’ecosostenibilità”.

Il provvedimento prevede che nel 2012 nell’area dello Stretto entri in vigore un sistema di “pilotaggio raccomandato” che consentirà di far “accompagnare” da un pilota locale, su richiesta del comandante, le navi che trasportano merci pericolose, così da tutelare meglio l’area.

La dichiarazione di PSSA, inoltre, agevolerà la costituzione del previsto Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) tra il Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e le parallele aree protette della Corsica, destinato a promuovere la predisposizione di progetti comuni per lo sviluppo sostenibile dei territori compresi tra i due parchi e la proposta di dichiarare l’area dello Stretto delle Bocche di Bonifacio patrimonio dell’Unesco.

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