Ho vagato per isole greche di varia bellezza, dalle Ionie alle Sporadi, dalle Cicladi al Dodecanneso e, immancabilmente ho trovato i polpi ad essiccare davanti alle taverne sul mare.
Dopo ore di bagni meravigliosi e profumi mediterranei, quei tentacoli appesi, messi mai nelle ore troppo calde e mai al sole diretto per non alterarne consistenza e sapore, m’invitavano a chiedere ad un tavolo in spiaggia l’Oktapodi krasato, il polpo alla greca, accompagnato da un bicchiere di Retsina e dallo sciabordio della risacca.
Alla fine in bocca ti rimaneva tutto il corollario dei sapori: il pomodoro, la cipolla, l’aglio, i chiodi di garofano, l’alloro, il prezzemolo, l’olio e il sale, oltre all’immancabile bicchierino di ouzo, la voglia di un italianissimo caffè e il sogno di uno spensierato ritorno nell’estate successiva.

Tavolo al mare

Skopelos panorama

Polpi appesi in Grecia

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