La instabile situazione idrogeologica della Costiera amalfitana è emersa in tutta la sua insicurezza nel corso del tavolo tecnico, indetto dall’assessore provinciale alle politiche ambientali Giovanni Romano, a cui hanno partecipato i sindaci dell’ area costiera ed i rappresentanti della Prefettura, dell’Autorità di Bacino e del Genio Civile.
Persino la cattedrale di Sant’Andrea ad Amalfi è a forte rischio frana. Sono stati proprio i tecnici dell’Autorità di Bacino a rivelare che il duomo di Amalfi ha un livello di pericolosità classificato come R4, addirittura maggiore di quello indicato per la zona di Atrani (R3) dove circa un mese fa ha perso la vita lo chef Carmine Abate, a causa di una frana.
«La nostra proposta – sottolinea Romano – è di chiedere alla Regione Campania la firma su un protocollo d’intesa con tutti i soggetti istituzionali interessati, che assegni alla Provincia il ruolo di coordinatore di una fase di monitoraggio immediato dell’intera costiera, in un tempo di 90 giorni, e della stesura di una mappa del rischio, con l’indicazione delle situazioni a maggiore pericolosità che abbisognano di interventi rapidi e per le quali si possa procedere ad immediata progettazione».
Nel corso dell’incontro l’assessore alle politiche del lavoro, Anna Ferrazzano, ha annunciato che farà stanziare appositi fondi per corsi professionali per rocciatori.
Gabriella Petruzziello