NAPOLI. In merito all’editoriale “L’umiliazione di Pompei” a firma di Sergio Rizzo, apparso questa mattina sul Corriere della Sera, si registra la posizione dell’onorevole Giuseppe De Mita, vicepresidente della giunta regionale della Campania ed Assessore Regionale con delega ai Beni Culturali.

«Nessuna difesa d’ufficio – dichiara l’onorevole De Mita – Non ci interessa e non è nostro costume. Se ci sono inadempienze amministrative, si tratterà di discutere di inadempienze. Ma non si può dire che Pompei sia umiliata e che sia un’area archeologica in abbandono.

Questa confusione di piani rischia di trasferire rilievi organizzativi, pure legittimi, sul terreno dell’importanza del sito archeologico e della sua rilevanza a fini turistici con la conseguenza di suggerire al giudizio della pubblica opinione che la condizione di degrado ne altererebbe la fruibilità.

Dinanzi a ciò non ci basta neppure citare i dati sulle presenze turistiche e sull’esito positivo di eventi importanti come”Le Lune di Pompei”. Se è vero il fatto che va vinta la disattenzione che a volte si registra nei confronti delle bellezze del territorio, specie in Campania, allo stesso tempo occorre fare grande attenzione che queste sollecitazioni non producano danni ancora più gravi».

A breve l’Assessore De Mita avvierà un confronto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed in particolare con la nuova Soprintendente, Jeanette Papadopoulos, per discutere circa la condizione dei siti archeologici della Campania, utilizzando un approccio, però, che sarà di prospettiva, in termini positivi, propositivi e di fattività.

«Non c’è da puntare l’indice contro qualcuno – conclude l’onorevole De Mita – né utilizzare la logica dello scaricabarile. Si tratterebbe di un approccio che non porterebbe alcun risultato utile. Vale per Pompei e vale per ogni iniziativa di potenziamento, valorizzazione e rilancio dei Beni Culturali della Campania”.

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