Tengono la crisi i salamini Italiani Cacciatore DOP: nel 2013 sono stati prodotti e certificati circa 3.600.000 Kg, per un giro d’affari alla produzione di circa 40 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Trend confermato anche per i primi mesi del 2014.

Anche sul fronte dell’export il dato è positivo, con una stima di 400.000 Kg di prodotto destinato ai Paesi oltre confine come Germania, Francia e Spagna.

“E’ indubbio che la crisi economica che stiamo vivendo non abbia risparmiato neanche il settore dei salumi, compreso il comparto dei salami (che ha registrato un calo nelle vendite) – dichiara Lorenzo Beretta – Presidente del Consorzio Salame Cacciatore DOP – ma il fatto stesso che la produzione del Salame Cacciatore DOP nell’ultimo anno abbia registrato una sostanziale tenuta – attestandosi in linea di massima sullo stesso livello dell’anno precedente – ci incoraggia molto”.
“Riteniamo che questo – continua Beretta – sia dovuto principalmente a due motivi: intanto alla praticità d’utilizzo del prodotto, determinata dalle sue ridotte dimensioni, che lo colloca all’interno di una modalità di consumo immediato e lo rende quindi particolarmente in linea con le modalità moderne di consumo, in cui i ritmi sempre più frenetici a cui siamo costretti ci portano a privilegiare spesso snack veloci. In secondo luogo, il Salame Cacciatore, essendo di solito di peso pari a circa due etti, ha comunque una battuta di cassa unitaria bassa, indicativamente intorno ai tre euro, rendendolo in tal modo un salume anti-crisi”.

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