Con il freddo gelido le mucche hanno ridotto in media del 15 per cento la produzione di latte con la raccolta che a livello nazionale si è ridotta di 4 milioni di litri al giorno che vengono a mancare nei caseifici e sulle tavole degli italiani.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare le pesanti conseguenze determinate dal freddo negli allevamenti che insieme alle perdite subite nelle coltivazioni concorrono al bilancio provvisorio di 200 milioni di euro di danni per l’agroalimentare italiano in una settimana di maltempo.

Gli effetti delle temperature estreme si fanno sentire anche sugli allevamenti di pecore particolarmente presenti nelle regioni centrali colpite dal maltempo, dove il crollo della produzione di latte è ancora maggiore e stimato pari al 30 per cento.

Con il freddo gli animai mangiano di più e consumano più energia per difendersi riducendo quindi le produzioni. Un comportamento che riguarda anche le galline allevate a terra che depongono fino al 20 per cento di uova al meno al giorno.

Ma il freddo ha provocato anche una vera strage di agnellini per aborti mentre centinaia di animali tra mucche, pecore, cavalli, conigli e polli morti, feriti o dispersi a causa del maltempo che ha provocato crolli di stalle e capannoni.

Almeno un milione di animali per l’emergenza maltempo ha difficoltà ad essere rifornita di acqua e cibo a causa delle difficoltà a garantire l’approvvigionamento dei mangimi sulle strade e per i danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeveratoi.

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