“Ciò che possiamo e ciò che non possiamo fare per tutelare produttori e consumatori del nostro pomodoro. Non possiamo né bloccare i camion né impedire la libera circolazione delle merci in osservanza degli obblighi comunitari ed internazionali.

Ma ci sono delle regole e queste regole vanno rispettate, garantendo la massima trasparenza su tutti i vari passaggi della filiera per la produzione della passata di pomodori.

Più in particolare, quando un semilavorato a base di pomodoro entra in Italia, come nel caso della passata, va verificato che la sua autorizzazione sia coerente con le regole vigenti. Si tratta di controllare ed armonizzare meglio il sistema dei controlli.

A questo fine già domani mattina si terrà una nuova riunione operativa presso il mio Gabinetto con il coinvolgimento dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari e repressione frodi, del Corpo Forestale e dell’Agenzia delle Dogane. Ciò per valutare l’efficacia delle azioni già messe in atto ad inizio campagna di trasformazione del pomodoro e intensificare i controlli nei luoghi e nei passaggi della filiera più sensibili.

Lunedì mattina poi sono stati convocati presso il Ministero tutte le organizzazioni della filiera del pomodoro e le Regioni interessate per studiare ulteriori iniziative tese a contrastare le distorsioni del mercato e assicurare il massimo coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nella programmazione e nei controlli del settore.

La vicenda del pomodoro testimonia ancora una volta l’urgenza dell’approvazione della legge sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari ancora all’esame del Parlamento.

Al prossimo Consiglio dei Ministri europeo porterò la questione all’attenzione della commissione e di tutti i colleghi, perché l’Europa adotti le misure necessarie a salvaguardare i produttori comunitari ed i consumatori europei”.

Giancarlo Galan,

Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Rispondi

Please enter your comment!
Please enter your name here