Un Paese di cui sappiamo poco dalle grandi potenzialità. Il Made in Italy è particolarmente apprezzato dagli ungheresi che, però, fanno difficoltà a reperirlo.

Il marketplace Tigle si è associato alla Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, offrendo un canale digitale semplice, per vendere direttamente al canale Horeca.

L’Ungheria ha una superficie agricola che supera il 50%, ma le mancate opere di bonifica ad Ovest e le aree secche ad Est portano l’agricoltura ad incidere sul PIL nazionale soltanto con un 3%.

Numeri che lasciano ben intuire quanto questo Paese necessiti di prodotti agroalimentari di qualità, bisogno che – unito al grande e storico appeal del Made in Italy – apre enormi possibilità all’agroalimentare italiano.

Sono proprio queste riflessioni ad aver acceso la mia curiosità verso un Paese ricco di bellezze che richiede prodotti eccellenti, ma che senza dubbio è obbligato a guardare lontano per alcuni approvvigionamenti. Da qui nasce la nuova collaborazione di Tigle volta ad aprire nuove opportunità di business verso l’Ungheria”, spiega Sara Martucciello esperta di negoziazioni internazionali e fondatrice del marketplace tigle.it.

Ungheria: la nuova frontiera per l’export agroalimentare

Parte dell’Unione Europea dal 2004, l’Ungheria è un Paese in cui soltanto una piccola percentuale della popolazione è dedicata al settore primario. Questa caratteristica, unita ad un crescente interesse della popolazione per i prodotti italiani, ha creato le condizioni migliori per sviluppare un canale di import-export.

Ma le difficoltà burocratiche e i timori di incorrere in intoppi di diversa natura hanno fino ad ora scoraggiato i produttori. È qui che il lavoro che l’esperta Sara Martucciello sta portando avanti diviene occasione preziosa. È stata ufficializzata con una newsletter dedicata la collaborazione tra Tigle.it e la Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria.

L’ente associativo mette insieme circa 200 realtà aziendali, sempre attive in loco attraverso progetti, eventi e iniziative.

Crediamo nelle sinergie collaborative e fin dall’inizio abbiamo ritenuto potesse essere importante stringere partnership con gli organi istituzionali nei Paesi esteri per avere conoscenza delle leggi e delle regolamentazioni che riguardano il processo di importazione”.

Nuove opportunità nel mercato ungherese

La Camera Ungherese offre una grande opportunità di espansione per le PMI italiane. Il motivo principale è che il canale Ho.re.Ca non è stato ancora sviluppato e, pertanto, i prodotti italiani vengono veicolati solo attraverso la grande distribuzione. Le aziende che si iscrivono al nostro marketplace possono usufruire di una serie di vantaggi, come essere istruiti ed informati attraverso webinar gratuiti sulle condizioni economiche e finanziarie del Paese, partecipare ad eventi come fiere dedicate al Made in Italy insieme ad altre aziende, avere un punto di riferimento in loco per far veicolare la campionatura che servirà per testare le esigenze dei consumatori”, commenta Sara Martucciello.

L’agroalimentare italiano, nonostante quanto fatto fino ad ora, ha ancora enormi margini su cui lavorare e – sopra ogni cosa – ha spazio per aziende medio piccole che rappresentano autenticamente sapori e saperi del gusto italiano.

Ecco il link per accedere alla newsletter integrale che la Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria ha pubblicato sul suo sito ufficiale ed ha inviato ai suoi associati per presentare il nostro progetto: https://bit.ly/tigleperlungheria

Tigle.it è il marketplace btob che fa incontrare il produttore italiano con il giusto importatore all’estero – attraverso le vetrine digitali – dedicato alle PMI dell’agroalimentare. Nato nel 2016 da un progetto di Sara Martucciello, esperta di export e negoziazione internazionale.

Vincitore del Premio Smau 2020 per innovazione di processo, è stato inserito anche nel Report annuale per l’imprenditoria al femminile di Cariplo Factory.

Sono 40 le aziende italiane che hanno aderito al marketplace, mentre gli importatori aderenti certificati hanno raggiunto quota 10 e sono sparsi tra UK, Spagna, USA, Francia, Svizzera e Germania, a cui si aggiungono importatori dagli Stati Uniti, dal Venezuela e dalla Repubblica Dominicana.

Alla base dei principi di Tigle.it vi è l’agricoltura sostenibile e biologica, di conseguenza produzioni con filiera completa italiana e la passione per la qualità.

In larga parte aziende a conduzione familiare attente al passaggio generazionale. Il loro obiettivo è portare avanti le proprie tradizioni, restando nei propri territori, ma aprendosi all’innovazione ed al mondo digitale.

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