CRACO (MT). Se il grande schermo ha visto ben 15 film girati a Craco, quelli più conosciuti sono sicuramente “Cristo si è fermato a Eboli” del 1979 e “La passione di Cristo” del 2004.
Sono state varie le vicende che hanno portato all’abbandono di questo paese della Lucania, un tempo abitato da più di 2000 persone. Nel 1963 una frana, nel 1972 un’alluvione e, come colpo di grazia finale, il terremoto del 1980.
Ancora, fino a un quindicennio fa, alcuni ostinati abitanti sono rimasti tra le case, fino alla resa finale di ciò che Craco è oggi: un silenzioso paese senza anime, ma con tante storie da raccontare.
Il borgo spettrale rivive ogni giorno grazie ai racconti delle guide che accompagnano i turisti, circa 5000 l’anno, nell’unico percorso di visita messo in sicurezza. Macerie e case antiche, scale, piccole piazze e slarghi si sovrappongono nell’irreale silenzio di una vita che non c’è più.
Sbirciando all’interno delle abitazioni si riconoscono tutte le tracce della quotidianità di un tempo: diversi mobili, suppellettili, forni, cucine, piccoli oggetti, ma anche stalle, ovili, e piccoli orti che inesorabilmente si sgretolano sotto i colpi delle intemperie e del tempo.
Per quanto sia triste la sua storia, Craco sprigiona un fascino assoluto, quello dei luoghi della memoria, e non a caso nel 2010 è entrato nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund.
***Le visite al borgo si effettuano tutti i giorni, con partenza dalla Mediateca Comunale in via Sant’Angelo. Per info:3922033704 – 3294781495 – 3293010610

Roberto Pellecchia

CRACO (3)

CRACO (1)

CRACO (2)

Rispondi

Please enter your comment!
Please enter your name here