Raccontare a parole il territorio del Trentino non è semplice, poiché all’interno si riversa un universo sensoriale. Le dolci curvature delle montagne, impreziosite dal colore verde vivace dei pini e dell’erba appena tagliata, sono una delle immagini più iconiche della zona.

A ciò si collega il colore dei fiori, soprattutto gerani, che impreziosiscono le vie dei paesi e le finestre delle case. Gli animali al pascolo e il popolo selvatico dei boschi sono altri elementi che si inseriscono in questo contesto, decretando l’affetto e l’attaccamento dei turisti, i quali ogni anno prenotano le loro vacanze in questo territorio incontaminato.

In questa cartolina idilliaca non può che decretare il successo delle coltivazioni, in particolare del vino e delle mele. Il Blanc de Blancs raccoglie al suo interno le emanazioni sensoriali della terra e diventa un componente essenziale per le pietanze.

Il Trentino rapisce e cattura

Non appena lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe giunse in questa regione rimase abbagliato dal fascino dei suoi panorami. In lui si avvicendarono sensazioni mai destate e spese parole di incanto nel descrivere i luoghi visitati.

Dal passaggio di Goethe ben poco è cambiato di quei luoghi, se non il sottofondo, il quale si è adeguato con i tempi e con le tecnologie. La stessa sorte è toccata alle coltivazioni, le quali hanno visto crescere un atteggiamento imprenditoriale, purché rivolto alla tradizione e al rispetto degli antichi saperi.

Non a caso, la cura dei vitigni che producono vini brut di qualità eccellente, si rivolgono a pratiche di coltivazioni tradizionali, come il sovescio, in cui la terra è ingentilita dal lavoro dell’uomo e non brutalizzata dalle macchine.

Blanc de Blancs: ovvero il bianco dei bianchi

Il Blanc de Blancs è un tipo di vino ottenuto esclusivamente da uve bianche. Non a caso, la traduzione del termine significa letteralmente “bianco dei bianchi” ed è tipicamente associato ai vini brut ottenuti da uve Chardonnay.

Tuttavia, può anche riferirsi a vini bianchi fermi ottenuti da altre varietà di uve bianche, come il Sauvignon Blanc e il Riesling coltivati perlopiù in altre zone dell’Europa e dell’Italia.

Le uve utilizzate per la produzione vengono raccolte prima di quelle utilizzate per la produzione di vini rossi, ottenendo così un vino più leggero nel colore e nella corporatura. Questo tipo di vino viene spesso descritto come frizzante, rinfrescante e acidulo, con note di agrumi, mela e minerali. Si serve tipicamente fresco e si abbina bene a frutti di mare, insalate e piatti di pasta leggeri.

Le peculiarità del vino Blanc de Blancs

La versatilità del vino è una delle doti che primeggiano nella scelta. Difatti, questa tipologia di vino è prodotta in diverse regioni del mondo, ognuna con caratteristiche e profili aromatici unici.

Per esempio, il vino Blanc de Blancs della Champagne in Francia tende a essere più complesso e sfumato, con sottotoni di mandorla accanto alle note di frutta. Mentre il vino Blanc de Blancs del Trentino appare maggiormente fruttato, fresco e delicato.

Oltre alla sua versatilità, il vino è noto anche per il suo potenziale di invecchiamento. A differenza di molti vini bianchi, destinati a essere consumati entro un anno o due dalla data di vendemmia, il vino Blanc de Blancs è utilizzato per essere invecchiato in un percorso lungo anni, o addirittura decenni. Questo permette al vino di sviluppare sapori e aromi più complessi nel tempo, rendendolo una scelta obbligata per i collezionisti e gli intenditori.

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