GIFFONI VALLE PIANA (SA). Dichiarare lo stato di calamità naturale o di zona svantaggiata: è l’ipotesi lanciata dai castanicoltori riuniti, qualche giorno fa, in un’assemblea promossa dall’Amministrazione Comunale di Giffoni Valle Piana. Il pericolo per i castagneti è rappresentato dal famigerato “cinipide galligeno”: una piccola vespa considerata tra gli insetti più dannosi per il castagno.

In assemblea si è detto di evitare soprattutto il trattamento “fai-da-te” contro i focolai di infezione e attenersi alle direttive impartite dallo Stapa-Cepica. Un trattamento fito-sanitario sbagliato potrebbe avere effetti contrari e alimentare il propagarsi della malattia. A tal proposito i tecnici dello Stapa-Cepica, nei prossimi giorni, faranno un sopralluogo nei castagneti per verificare il livello dell’infezione e suggerire eventuali interventi da adottare.

All’assemblea, tenutasi nell’aula consiliare di Palazzo di Città, erano presenti circa cento castanicoltori. Sono intervenuti il Sindaco Paolo Russomando, l’Assessore all’Agricoltura Nicola Faino, che ha tenuto la relazione introduttiva, e gli esperti Consalvo e Mastrogiovanni dello Stapa-Cepica, che sono entrati nel merito tecnico del problema.

“Stiamo andando incontro a un grave pericolo per la castanicoltura di Giffoni e dei Picentini – ha dichiarato il Sindaco Russomando – La produzione di castagne rischia di finire in ginocchio e le preoccupazioni dei produttori sono legittime. Occorre che le Istituzioni (Comunità Montana, Provincia e Regione) facciano la loro parte ognuna per le proprie competenze. Il Comune ha promosso un primo incontro ed è pronto ad adottare i provvedimenti che si riterranno necessari, a cominciare dalla richiesta dello stato di calamità o di zona svantaggiata come suggerito dall’assemblea odierna”.

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