Si è svolto a San Patrignano (Rimini) il 69° Congresso nazionale dell’Associazione enologi ed enotecnici con il patrocinio del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e della Regione Emilia-Romagna.
Molti gli argomenti trattati e tanti gli interventi non solo degli addetti ai lavori ma anche di autorità ed esponenti politici. Ne è emerso un quadro altamente positivo.
E’ stata sottolineata la necessità di avere meno burocrazia, più qualità e controlli “giusti”, ovvero meglio distribuiti lungo la filiera commerciale. Nella produzione del vino gli enologi sono da sempre chiamati al miracolo di coniugare innovazione e tradizione.

E nel rispetto appunto della tradizione che Riccardo Cotarella, Presidente di Assoenelogi, ha conferito il tradizionale premio del “Grappolo d’Oro” al past-president Giancarlo Prevarin, storico amministratore delegato della Cantina Sociale dei Colli Berici che ha saputo immaginare, prima di altri, la trasformazione tecnica ed organizzativa che ha portato alla riscossa delle strutture cooperative, arrivate oggi ad essere prime per fatturato tra le aziende vitivinicole italiane.
Si è anche parlato di frodi e di sofisticazioni. Il recente sequestro di 30.000 bottiglie di false Doc e Docg compiuto dalle forze dell’ordine in Toscana, ha mostrato come il vino di qualità non possa ancora considerarsi immune dall’attacco dei falsificatori, proprio per il suo alto valore aggiunto. A questo proposito Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha confermato la massima attenzione nei confronti di fenomeni che rischiano di incidere sull’immagine della qualità dei prodotti agroalimentari italiani sul mercato di tutto il mondo. Il Governo ha preannunciato un giro di vite contro i falsificatori che non disinnesca, comunque, l’impegno in favore di una sburocratizzazione del vino.
Il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha confermato in un suo videointervento le azioni di rilancio predisposta con “Campo libero”, un piano per affrontare alcuni nodi cruciali come quello della sicurezza e della riduzione dei costi indiretti causati dall’eccessiva burocrazia, mentre il Ministro Giuliano Poletti ha messo in evidenza il decisivo apporto portato dalle cantine in favore dell’occupazione, del rilancio dell’economia ed il decisivo contributo delle strutture cooperative nell’organizzare l’offerta.

Angelo Lo Rizzo

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