orto1SALERNO. Abbattere la cultura delle merendine confezionate e degli alimenti usa e getta. Questa l’idea cardine delle mense di un maxi isituto del Cilento dove si usano piatti e bicchieri di vetro e vengono servite merendine rigorosamente bio, realizzate con prodotti ricavati dagli orti coltivati dagli stessi alunni.

L’idea innovativa porta la firma della dirigente scolastica Maria De Biase il cui intento dal primo momento è stato quello di coinvolgere i bambini in un processo di autoproduzione, che secondo la dirigente scolastica può essere il futuro.

“È istruttivo per loro – racconta De Biase – assistere all’intero ciclo: dalla semina e la crescita, al raccolto dei prodotti della terra che consegnano alla cuoca e ritrovano sulle tavole”. Pane e olio, broccoli, noci, mandorle e fichi, questo la scuola riesce al momento a produrre, superando anche lo scetticismo di alcune mamme. Il lavoro è svolto in sinergia tra gli insegnanti e gli alunni delle scuole materne, elementari e medie, dell’istituto comprensivo di Santa Mariana Policastro, Caselle in Pittari e Casaletto che mangiano con gusto la loro merenda rigorosamente naturale. I bambini imparano l’amore per la terra, ma soprattutto il lavoro di gruppo, il fare squadra giocando e divertendosi.

Dunque, la scuola cilentana abbandona la lavagna ed il gesso, sostituendo la didattica tradizionale con un nuovo modo di fare scuola, guardando anche al futuro. Le classiche materie, dall’italiano alla geometria passando per l’inglese, si studiano anche all’aperto. Un orto che si sostituisce ad un laboratorio e si presta a qualsiasi tipo di disciplina.

Inoltre, i bambini lavorano anche con le loro famiglie e spesso anche con i nonni. Un lavoro di squadra a tutto tondo. Infatti, l’iniziativa coinvolge tutti dagli allievi più piccoli ai più grandi delle scuole medie, con i quali sono stati stimati quattro varietà di grano antico e realizzata la biblioteca del grano. Orti sinergici, mensa a Km 0, merendine bio, ma anche compostaggio. L’istituto comprensivo Santa Mariana Policastro porta avanti anche un progetto che punta ad abbattere l’emissione dei rifiuti. Il progetto, nato nell’istituto Teodoro Gaza a San Giovanni a Piro, viene portato avanti, dalla dirigente, da sette anni.

L’idea è stata ripresa soprattutto per coinvolgere le nuove generazioni evitando ulteriori disastri come la “terra dei fuochi”, a cui la dirigente scolastica ha assistito ed ha approfittato del Cilento per lavorare sulla prevenzione educando le nuove generazioni.

Ma nel cortile degli istituti c’è spazio anche per i “bidolio” per il recupero degli oli di scarto con i quali viene realizzato il sapone. Infatti, lo scorso anno, tre nonne sono state coinvolte ed hanno condiviso con gli alunni le loro ricette, grazie alle quali sono state realizzate saponette di varia forma, che sono state utilizzate anche a scuola. Insomma, progetti che guardano al futuro iniziando ad educare le nuove generazioni.

Maria Rosaria Mandiello

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