TRE GOCCE MIELEIl 15 settembre il Teatro Cassero di Castel San Pietro Terme ha portato sul palco i protagonisti del Concorso Grandi Mieli d’Italia, giunto alla 33a edizione.

A differenza degli ordinari spettacoli in scena in questo teatro, i personaggi non sono immaginari ma si tratta di persone reali, di produttori con storie concrete ed appassionanti, che da ora potrete trovare, contattare e, soprattutto, incontrare grazie alla Guida Tre gocce d’oro 2013.

Questa pubblicazione, edita dall’Osservatorio Nazionale Miele in collaborazione con Slow Food e realizzata sia in formato cartaceo sia web ed ebook (www.informamiele.it), fornisce tutte le informazioni relative ai mieli e ai produttori premiati con le gocce d’oro e descrive le caratteristiche organolettiche dei principali mieli italiani. Uno strumento prezioso per il buongustaio, il turista curioso ed esploratore, e per tutti gli amanti dei buoni mieli italiani.

Dal concorso emergono la grande qualità e distintività dei mieli italiani con ben 630 mieli diversi arrivati da tutte le regioni della penisola, un record in relazione alla scarsa produzione al nord che ha colpito acacia e altre fioriture primaverili. Sono 14 i mieli premiati con le “Tre gocce d’oro 2013”, 88 e 145 rispettivamente i mieli a cui sono state riconosciute le “Due gocce d’oro 2013” e “Una goccia d’oro 2013”. Tutte le regioni sono state rappresentate, anche se hanno fatto la parte del leone la Lombardia (86 mieli in concorso), l’Emilia-Romagna (73), il Piemonte (62), il Lazio (53) ed il Veneto (39). I campioni riguardano ben 42 mieli uniflorali e due tipologie di millefiori (millefiori e millefiori di alta montagna delle Alpi). Tra i monoflora i più numerosi sono la robinia (151), il castagno (47) e la melata di bosco (36); i più rari invece il coriandolo, l’erba medica, il fiordaliso giallo, l’erica multiflora, il trifoglio, la barena, la colza, la santoreggia e il trifoglio incarnato.

Per i più impazienti “un assaggio” dei 14 migliori mieli italiani vincitori delle Tre gocce d’oro! La rassegna inizia con il miele di agrumi, che è arrivato dalla siciliana “Ape Nera”, in provincia di Ragusa; stessa regione di provenienza per il miele di Cardo, prodotto da Sebastiano Carollo nel palermitano e per quello di sulla, prodotto in provincia di Agrigento da Nettare di Sicilia S.A.S.

Il miglior castagno viene invece prodotto in provincia di Pordenone dall’azienda Agricola Andrea D’Orlando (UD); per il ciliegio il premio va all’Apicoltura Delizie dell’alveare (CH) che lo produce nel barese. Doppia premiazione per Masseria Redenta di Altamura (BA) che si aggiudica le Tre gocce per il miele di eucalipto e per il millefiori. Il miglior girasole è prodotto, come atteso, nelle Marche, ma da un’azienda Emiliano-romagnola: Pancaldi Lara (BO); per la melata di bosco il riconoscimento spetta ad Apicarletti di Cremona, mentre per quella di abete all’azienda agricola Francesco Martinolli di Cles (TN).

Ovviamente il Miele Millefiori di alta montagna delle Alpi proviene da zone alpine, come quelle della Valtellina (SO), prodotto da Apicoltura Apipozzi; sempre della stessa zona è l’Apicoltura Mazzetta di Sondalo che ha prodotto il miglior miele di rododendro; sorpresa per la zona di provenienza della robinia da Tre gocce, invece, prodotta dall’Apicoltura Codone Sofia nella pianura campana; e per finire il miglior miele di tiglio è prodotto da La Valle del Miele di Gattatico (RE).

L’Osservatorio, sempre attento all’innovazione, sta lavorando per realizzare la Guida Tre Gocce d’oro anche in formato mobile, per accedervi da tablets e smartphone.

Rododendro, acacia, millefiori delle alpi, castagno, tiglio, sulla, girasole, medica, agrumi, rosmarino, timo, cardo, asfodelo, eucalipto e tanti altri ancora, è finito il tempo del miele e, finalmente, è d’obbligo parlarne al plurale come per i vini e i formaggi, a beneficio del gusto e della cultura dei nostri meravigliosi territori.

Rispondi

Please enter your comment!
Please enter your name here